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Parco Trotter

Milano



Gianni Biondillo, scrittore e architetto, ci porta a scoprire il Parco Trotter, luogo sconosciuto e magico nel quartiere Turro, a nord-est di Milano, tra Via Monza e Via Padova, la cui storia racconta tanto della vocazione europea della città agli inizi del Novecento. Era una Milano che dava lavoro ai tanti immigrati che arrivavano e, al tempo stesso, non perdeva di vista gli ultimi, elaborando progetti e strategie di convivenza a partire dai bisogni primari, come quello della scuola.



Il parco prende il nome dalla Società del Trotter, come veniva chiamata a Milano la Società Nazionale del Trotto, che costruì in quest’area un ippodromo rimasto in attività dal 1906 al 1924, quando fu spostato presso San Siro, vicino al nuovo galoppatoio dove si trova tuttora. 



Il Comune di Milano acquistò l’area e vi costruì una scuola per bambini rachitici, gracili e poveri, che venne chiamata Casa del Sole. La scuola, per i metodi sperimentali adottati con le lezioni all’aria aperta, rappresentò uno straordinario sogno sociale e pedagogico, studiato e imitato in tutto il mondo.



Ancora oggi nel parco è presente una scuola che ospita ragazzi di circa 24 nazionalità diverse ed è uno degli esempi più riusciti di integrazione urbana.



A un certo punto di questa passeggiata tra tigli e platani secolari, edifici liberty, un orto urbano e alcune voliere arrugginite, Gianni Biondillo dichiara che Milanesi non si nasce ma si decide di esserlo; e non è difficile capire la sua scelta in questo racconto, che è un vero e proprio inno d’amore alla sua città.




Repertori
Settimana Incom del 12.01.1955
Bruno Munari da La Scatola dei giochi di Nico Orengo (1976)


Musiche
Come è bello guidare i cavalli da L'Acqua Cheta, operetta di Giuseppe Pietri, direttore Bruno Maderna, regia di Eros Macchi (1955)
Naufragio a Milano, Paolo Conte
Le parole, Sergio Endrigo, Gianni Rodari e Luis Bacalov
El mineston, canzone popolare milanese cantata da Nanni Svampa


Photo credit
Giorgio Gatti  

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