Il più giovane di otto figli, Michel Lechnya Dorn stava per festeggiare il suo settimo compleanno, il 1° settembre 1939 a Wielun, Polonia, quando, alle 04:40, la Luftwaffe attacca. Il brutale attacco aereo distrugge il 75 per cento della città e stermina quasi tutta la popolazione, 1.200 persone, la maggior parte civili. Questo attacco, che diede l’effettivo inizio alla Seconda Guerra Mondiale, porta Dorn ad odiare il suo compleanno e qualsiasi festeggiamento ad esso legato. Trattandosi di ebrei polacchi, il padre di Dorn decide di fuggire con la famiglia in Francia. Purtroppo, raggiunta dai Tedeschi, la famiglia viene quasi interamente massacrata. Si salvano solo lui e la sorella. Dorn, infatti, ha appena nove anni quando riesce ad uccidere due soldati tedeschi che stanno per violentare la sorella. Dopo aver trascorso quasi un mese in fuga, i due fratelli vengono trovati dalla resistenza francese e trascorrono il resto della Guerra partecipando attivamente alla resistenza. Quando la guerra finisce, Dorn entra a far parte della Corte Penale Internazionale con l’unico scopo di perseguire i criminali di Guerra.