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12 MAGGIO

Il Santo  del Giorno
 

santi nereo e achilleo
 
MAGGIO XII

Nereo e Achilleo (IV secolo )  furono due soldati romani convertiti al cristianesimo morti a Roma nella persecuzione dei cristiani voluta dall’imperatore Diocleziano. Furono sepolti sulla Via Ardeatina e le reliquie sono custodite nella Chiesa a loro dedicata sul colle Celio vicino alle Terme di Caracalla.
Il papa Damaso I (366–384) mise nella tomba di Nereo e Achilleo un'iscrizione della quale due frammenti di rilievo sono stati trovati in situ da Giovanni Battista De Rossi nel 1874.
Il testo completo dell'iscrizione era già noto, essendo stato conservato, con indicazione del luogo di appartenenza e dell'identità dei martiri, in diversi manoscritti. Un esempio è un manoscritto di Einsiedeln che in una sezione intitolata Inscriptiones Urbis Romae dice che l'iscrizione si trovava in sepulchro Nerei e Achillei e riguardava Nereus et Achilleus martyres. La scoperta nel 1874 dell'originale rese ancora più evidente chi erano i martiri elogiati da Damaso.
Nereo e Achilleo, Martiri! Ambedue si erano fatti
Scrivere tra i militi e attendevano al fiero ufficio
Di eseguire gli ordini efferati del tiranno.
Il terrore li costringeva a tale servaggio.
Vedi però Provvidenza Divina!
Dio li converte ed essi depongono tosto il furore:
abbandonano l’empio castro pretorio, fuggono e gettano
lungi da sé scudi, faretra e sanguinolenti dardi.
Confessano la fede in tribunale e, pieni di gioia,
nel supplizio, portano trionfalmente la Croce di Cristo.
Una leggenda tardiva (V o VI secolo) rappresenta Nereo e Achilleo non come soldati ma come servitori  di Flavia Domitilla di stirpe nobile patrizia.
Dopo essere stati torturati e giustiziati i corpi vennero abbandonati ma furono ritrovati dai seguaci e seppelliti nella tenuta di Domitilla, sulla via Ardeatina ad un miglio e mezzo dalle mura della città nei pressi della tomba dove era stata sepolta Petronilla
Nel 1874, Giovanni Battista De Rossi ha portato alla luce nelle Catacombe di Domitilla una basilica semi-interrata dedicata a questi santi e dove furono riposte le reliquie prima delle invasioni barbariche che indussero i fedeli a nascondere i resti dei martiri in luoghi più celati e sicuri nelle chiese romane.  Nel 1215, sono state depositate nella chiesa Sant'Adriano al Foro delle reliquie che sarebbero di Nereo e Achilleo. Nel 1597, queste reliquie, insieme a quelle che sarebbero le reliquie di Flavia Domitilla, sono state trasportate con la massima solennità da questa chiesa alla Chiesa dei Santi Nereo e Achilleo.
 

Nel Martirologio si celebrano anche:
 

S. Pancrazio
A Roma, al secondo miglio lungo la Via Aurelia, memoria di S. Pancrazio, che ancora adolescente fu ucciso per la fede di Cristo; presso il luogo della sua sepoltura papa Simmaco innalzò la celebre basilica, e papa Gregorio Magno non perse occasione per invitare il popolo ad imitare un simile esempio di verace amore a Cristo. In questa data si commemora la deposizione delle sue spoglie.

S. Cirillo
Ad Axiopolis in Mesia, ricordo di S. Cirillo, che assieme a sei compagni ricevette il martirio per Cristo.

 

 

S. Maiolo
Ad Adrumeto, in Libia, ricordo di S. Maiolo, martire, che fu dato in pasto alle belve.

S. Mocio
A Bisanzio, ricordo di S. Mocio, presbitero e martire.

S. Matteo Le Van Gam
A Saigon in Viet-Nam, ricordo di S. Matteo Le Van Gam, martire, che venne arrestato per aver trasportato con la sua nave missionari provenienti dall’Europa, e quindi, dopo un anno di prigionia, decapitato per ordine dell’imperatore Thieu-Tri.



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