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Omaggio a Thomas Schippers

in onda domenica 16 dicembre alle ore 21 (seconda puntata)

Omaggio a Thomas Schippers Nel nostro breve ciclo dedicato al direttore statunitense Thomas Schippers e alla sua breve ma significativa carriera, la puntata di questa sera si pone a ricordo della sua precoce scomparsa, avvenuta a New York il 16 dicembre del 1977.

Era nato solo 47 anni prima nella piccola cittadina di Portage, vicino a Kalamazoo, nel Michigan, da una famiglia di origine tedesca; il precoce e musicalissimo ragazzo ("ancor prima di saper dire due parole sapevo battere sui tasti bianchi e neri") concluderà i suoi studi musicali (tra i maestri, Paul Hindemith) con tre anni di anticipo sulla norma.

Diciottenne Tom arriva secondo in una competizione per giovani direttori con la Philadelphia Orchestra e fonda la pittoresca Lemonade Opera Company, che offre al pubblico opere di Mozart e Pergolesi e, negli intervalli, limonate; nel 1950 come accompagnatore va in tour con la cantante Eileen Farrell: Thomas ha un talento impressionante ma gli interessa solo dirigere.

Schippers farà in quegli anni gli incontri più importanti per la sua vita professionale; in primis con Gian Carlo Menotti, che lo porta a dirigere le sue opere a Broadway e a New York, dove Schippers sarà il più giovane direttore che abbia mai diretto l'Opera; col compositore italiano Schippers conosce Samuel Barber, e anche con lui troverà profonde affinità artistiche ed umane.

A soli 25 anni il musicista approda al Metropolitan e alla Scala, è premiato dal presidente Nixon come uno dei 10 giovani più eminenti d'America e si afferma come il miglior direttore d'opera mai nato negli States.

Nel 1958 nasce a Spoleto il Festival dei Due Mondi: Menotti è presidente e fondatore, Schippers direttore musicale, protagonista assoluto di memorabili serate e concerti in Piazza; nel '59 si farà apprezzare dal pubblico moscovita; del '61 la sua osannata Medea alla Scala con la Callas; nel '63 viene chiamato a Bayreuth a celebrare il 150° anniversario wagneriano, e la stagione 1963-64 del Met, con le sue 36 rappresentazioni, verrà definita The Schippers Festival: nel '66 il direttore sollecita per il New Metropolitan l'allestimento di Anthony and Cleopatra di Barber, faraonica produzione di Franco Zeffirelli apprezzata dal pubblico ma stroncata dalla critica: "ci sono dentro cinque Aide tutte insieme".

Nel 1970 Schippers diviene Direttore Stabile della Cincinnati Symphony Orchestra, continuando a dirigere regolarmente a Spoleto, Firenze, Milano e New York; nel '76 viene chiamato - primo statunitense - a dirigere l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ma purtroppo non potrà ricoprire questa carica, anzi cancella concerti e richiede sostituzioni; nel '77 il cancro rapirà Schippers e, cremato secondo le sue volontà, l'amata Spoleto custodisce le sue ceneri.

Questa sera ascolteremo il direttore americano in due grandi interpretazioni: lo Stabat Mater di Rossini, registrato nel 1965 da Schippers con i solisti Martina Arroyo, Beverly Wolff, Tito del Bianco, Justino Diaz e la New York Philharmonic Orchestra; seguirà il Concerto op. 35 di Piotr Ciajkovskij, con il grande violinista Zino Francescatti in un disco del 1965.

A dispetto delle indiscusse doti del direttore americano, il mondo musicale rimase nel 1977 quasi indifferente alla sua morte, e la fama di Schippers venne affidata pressoché solo alle testimonianze su disco; segnaliamo quindi volentieri il "Memorial Thomas Schippers - 30 years later", una serie di manifestazioni che, a partire da oggi, coinvolgono personalità del mondo musicale, testimoni, amici e artisti di fama internazionale; tra i molti eventi un concerto, il cui programma è lo stesso che compariva nel cartellone del Festival dei due Mondi nel 1964 (col Rossini presentato sopra ed una Cantata di Beethoven), a ricordare il brillante direttore.

Thomas Schippers

Memorial Thomas Schippers

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