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Ritratto d'autore: George Antheil (1900 - 1959)

in onda sabato 10 luglio alle ore 13,00

Ritratto d'autore: George Antheil (1900 - 1959)Nato nel New Jersey nel luglio del 1900, George Antheil iniziò in Europa la sua carriera di musicista; visse a Parigi, nel Quartiere Latino, dove conobbe molti importanti artisti tra cui James Joyce, Ezra Pound, Pablo Picasso, Salvador Dali, Ernest Hemingway, Eric Satie, Igor Stravinsky.

Antheil scrisse oltre 300 composizioni di vario genere, dalle sinfonie alla cameristica alle musiche da film; si considerava un rivoluzionario, e nelle sue opera giovanili sperimentò molte inusuali combinazioni sonore; per alcuni versi certamente Antheil era, anche nella Parigi degli anni '20, in anticipo sui suoi contemporanei.

Lasciata Parigi Antheil si spostò verso Berlino, che presto abbandonò per stabilirsi definitivamente in America, ad Hollywood, dove acquistò fama notevole per la sua attività di compositore per il cinema e la televisione; morì nel 1959.

I suoi concerti causavano sempre delle piccolo sommosse, la qual cosa veniva interpretata come segno di genialità; iconoclasta e provocatore, Antheil non mirava affatto a convincere il pubblico ma piuttosto a lasciare l'ascoltatore come tramortito, sopraffatto dalle sue invenzioni pirotecniche.

Il rapporto con il suono e con gli strumenti pareva non avere per lui un significato propriamente "spirituale"; ai pianisti in procinto di suonare la sua musica, ad esempio, egli suggeriva un atteggiamento piuttosto combattivo: "Quando il pezzo è finito, quando ti sei alzato, hai fatto il tuo inchino, e poi ti siedi di nuovo, dopo esserti asciugato la fronte e le tue importantissime mani, pensa: Vorrei essere un boxeur professionista, il prossimo round contro lo Stainway sarà più comodo indossando i calzoncini...".

Nella sua multiforme creatività Antheil si cimentò anche sul fronte letterario: dotato di uno stile ironico e pungente, scrisse molti articoli ed un'autobiografia, significativamente intitolata "Il ragazzaccio della Musica".

Si interessò inoltre, con studi e pubblicazioni, di endocrinologia, criminologia e scienze militari: il suo articolo "La Germania non ha mai avuto una chance", scritto nel giugno del 1939, predice con impressionante precisione molti dei futuri eventi della II Guerra.

Curiosa la sua collaborazione con l'attrice Hedy Lamarr, conosciuta nel 1942, con cui realizzò il singolare brevetto di un "sistema segreto di comunicazione" per l'uso dei missili radiocomandati che poteva essere usato contro i tedeschi, e che è tuttora noto ed in uso, per quanto allora nè Antheil né la Lamarr ne ricavassero un centesimo dal governo americano.

I primi due ascolti della trasmissione dedicata a George Antheil sono esplicativi della sua attività in campo sinfonico (Sinfonia n. 3 "Americana") e cameristico (Sonata per violino e pianoforte); segue una delle composizioni più celebri del musicista americano, cioè "Ballet Mécanique", qui nella versione per 4 pianoforti e percussioni che Antheil ne fece nel 1952.

Questo lavoro del 1927 era stato concepito dall'originale autore per 16 tastiere, due pianoforti e svariate percussioni incluse incudini, eliche d'aeroplano, campanelli elettrici e trombe di automobili, e al suo apparire provocò nel pubblico e nella critica una rivolta vera e propria.

L'opera (la cui prima esecuzione nella strumentazione originale fu realizzata solo nel 1999!) ebbe un grande successo a Parigi, dove l'intera comunità artistica parigina aveva eletto proprio Antheil come portavoce ufficiale delle idee moderniste, mentre fu un vero "flop" a New York.

Ascolteremo poi una suite dal balletto "Capital of the world", che Antheil compose basandosi sull'omonimo racconto dell'amico Ernst Hemingway; il programma si conclude con "A Jazz Symphony", (qui nella versione orchestrale dall'originale per pianoforte e orchestra jazz) in cui Antheil fonde gli elementi più vari dei repertori non colti in voga nell'Europa degli anni '30.

The Ballet Mecanique Page

George Antheil

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