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Chris Noth

Jp Morgan

Parlaci di  JP Morgan.
Il personaggio storico di JP Morgan è molto affascinante. Si potrebbe fare una miniserie dedicata unicamente a lui. Viene spesso mal interpretato. Ci sono un paio di ottime biografie sulla sua vita. Gli obiettivi che ha raggiunto nel mondo della finanza sono davvero notevoli – nella fattispecie ha salvato il paese per ben due volte. La prima nel 1895 e poi intorno al 1905, con il crollo del Golden Standard. Era un periodo di crisi, come quella di oggi. Lui ha messo insieme banchieri e investitori, salvando l’America. Era quasi più potente del governo americano nel salvare l’economia del paese.  Quando venne eletto il Presidente Roosevelt, non si fidava di Morgan. Secondo Roosevelt, questi investitori finanziari erano tutti ladri. In un certo senso lo erano, ma JP era un uomo con una grande morale. Qualsiasi cosa facesse, era fatta nella convinzione di aiutare il paese.  Il motivo per cui la gente non si fidava di lui era perché ne trasse grande profitto. Mettere insieme investimenti ferroviari era ottimo per i suoi affari, ma anche per il paese. Divenne così molto ricco.
Un uomo molto interessante. Soffriva di una grave forma di rosacea sul naso e per questo era molto timido. Era molto interessato all’arte. Molti dei musei di New York non ci sarebbero se non fosse stato per lui. Non era un uomo felice – soffriva di depressione.”

Interpretando un ruolo come questo, ti senti responsabile a ritrarlo accuratamente?
"Sì, e sai, è difficile. Non so che voce avesse. Era americano, ma all’epoca parlavano diversamente. C’era una formalità che oggi è svanita.  Mi piace il fatto che sia così misterioso nella serie. Vedi i soldi dietro al sogno, ma non partecipa mai alla vita politica. JP Morgan non era particolarmente preoccupato per il benessere delle fasce più povere. Lui faceva parte di un mondo molto diverso: un modo elitario che oggi non esiste più.”

All’apice della sua carriera, nei primi anni del ‘900, Morgan e i suoi collaboratori avevano investimenti finanziari in molte grandi corporazioni  e furono accusati di controllare l’alta finanza del paese. Ci sono dei parallelismi con i banchieri di oggi che non rispettano le regole?
"Basti pensare ai banchieri che abbiamo salvato in America, i quali hanno sottratto grandi quantità di denaro. Sono stati molto più stupidi di JP. Credo che se ci fossero stati alcuni JP tra loro, tutto ciò non sarebbe accaduto. Penso che avrebbe senz’altro smascherato la truffa dei mutui.
Non era uno stupido e non faceva quel tipo di affari. Faceva affari da cui poteva trarre un profitto, certo, ma che aiutavano anche il paese. Non metteva insieme pacchetti di falsi mutui, per poi rivenderli e trarne un profitto. Non era interessato al guadagno fine a se stesso. Da tutto quello che sono riuscito a leggere sul suo conto, è chiaro che, anche se ha guadagnato dai suoi investimenti, non era un criminale. Era sveglio. Era pragmatico.”

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