I VIAGGI APOSTOLICI

FRANCESCO IN MONGOLIA. SPERARE INSIEMELeggi >>

BUON NATALE DAL MONDO

Reportage sotto la luce del Natale da città e continenti (a cura di Stefano Girotti) Leggi >>

IL NUOVO SACRO COLLEGIO

Leggi >>

30 APRILE

Il Santo  del Giorno
 

san pio V papa
 
APRILE XXX
 

Papa Pio V, al secolo Antonio (in religione Michele) Ghislieri  ( Bosco Marengo, 17 gennaio 1504-Roma, 1°maggio 1572) è stato il 225º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 7 gennaio 1566. Le reliquie sono conservate nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.

Teologo ed inquisitore domenicano, eletto papa operò per la riforma della Chiesa in tutti i suoi settori secondo le linee tracciate dal Concilio di Trento. Insieme a san Carlo Borromeo e sant’Ignazio da Loyola è considerato uno dei principali artefici e promotori della Controriforma. Durante il suo pontificato furono promulgati il nuovo Messale romano, il Breviario e il Catechismo, fu intrapresa la revisione della Vulgata, furono fondati seminari e nuovi ordini religiosi.

Intransigente tanto nel governo dello Stato Pontificio quanto nella politica estera, fondò la sua azione sulla difesa del Cattolicesimo dall’ eresia e sull'ampliamento dei diritti giurisdizionali della Chiesa; scomunicò Elisabetta I nel tentativo di favorire l'ascesa al trono inglese della cattolica Maria Stuart.

La sua figura è indissolubilmente legata al complesso percorso diplomatico che portò alla costituzione della Lega Santa contro gli Ottomani e alla vittoriosa battaglia di Lepanto (1571). Fu beatificato nel1672 da papa Clemente X e canonizzato il 22 maggio 1712 da papa Clemente XI.

Antonio Ghislieri nacque da Paolo e Domenica Augeria a Bosco Marengo in provincia di Alessandria, allora nel ducato di Milano. Per sopravvivere fece il pastore, finché all'età di quattordici anni entrò nei domenicani di Voghera assumendo il nome di Michele. Nel 1591 professò i voti e s’iscrisse all’Università di Bologna completando la sua formazione teologica sulla Summa Theologiae di San Tommaso d’Aquino. Negli anni di preparazione al sacerdozio, insieme a una solida formazione teologica, facilitata da un'intelligenza vivida, manifestò quell'austerità di vita che gli avrebbe meritato tanta stima negli anni successivi.

Nel 1528 fu ordinato sacerdote a Genova e diede prova delle opinioni che avrebbero trovato realizzazione pratica nel corso del suo pontificato, sostenendo trenta proposte a supporto del seggio pontificio contro le eresie. Insegnò Filosofia presso l'Università di Pavia e per breve tempo fu docente di Teologia presso l'Università di Bologna. Seguì la regola monastica conducendo una vita ascetica. Si recò spesso fuori dal monastero per fare visita ai poveri e ai dimenticati. Fu responsabile per l'educazione dei novizi a Vigevano, dove divenne priore del monastero domenicano. Fu priore anche del monastero di Alba.

La Santa Sede lo nominò inquisitore nella città di Como (1551) suscitando buona impressione nel cardinale Gian Pietro Carafa che lo segnalò a papa Paolo III. Nel 1557 fu nominato cardinale e l'anno seguente giunse la nomina a presidente dell'Inquisizione romana, prima di essere eletto in Conclave nel 1566. 

 

Nel Martirologio si celebrano:

S. Quirino
A Roma, nel Cimitero di Pretestato sulla Via Appia, ricordo di S. Quirino, martire, che, tribuno, coronò la sua professione di fede col martirio. 

SS. Diodoro e Rodopiano
Ad Afrodisia in Caria, ricordo dei SS. Diodoro e Rodopiano, che furono lapidati dai loro concittadini durante la persecuzione di Diocleziano. 

S. Lorenzo
A Novara, in Piemonte, ricordo di S. Lorenzo, presbitero e martire, che aveva costruito un fonte battesimale, in cui battezzare i bambini a cui insegnava la dottrina cristiana, e che infine un giorno, in cui un grande numero di fanciulli era stato da lui condotto a Dio attraverso il lavacro di vita, subì il martirio insieme a costoro per mano di sicari pagani. 

SS. Amatore, Pietro e Ludovico
A Cordoba, in Spagna, ricordo dei SS. martiri Amatore, presbitero, Pietro, monaco, e Ludovico, che furono barbaramente assassinati durante la persecuzione dei Mori, per non aver cessato di predicare apertamente il Vangelo di Cristo. 

S. Giuseppe Tuan
Nella città di Ninh-Bìhn, nel Tonchino, ricordo di S. Giuseppe Tuan, presbitero dell’Ordine dei Frati predicatori e martire, che, arrestato per una delazione, per aver portato i sacramenti a sua madre malata, fu condannato a morte sotto l’imperatore Tu-Duc.

  I SANTI DEL GIORNO

Rai.it

Siti Rai online: 847