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Ravel secondo Carbonara

in onda martedì 19 gennaio alle ore 12,00

Ravel secondo CarbonaraA differenza di molti autori di brani impegnativi dal punto di vista tecnico, Maurice Ravel non era un pianista straordinario. Di fatto raramente eseguiva in pubblico i suoi brani più difficili, per la semplice ragione che, per sua stessa ammissione, era incapace di eseguirli in maniera eccellente.

A parte questa osservazione resta il fatto che il pianoforte occupa un ruolo significativo nella sua produzione, non solo per l'importanza dei brani lasciati per lo strumento a tastiera, ma anche per lo stesso procedimento compositivo usato: Bolero fu l'unico suo brano orchestrale direttamente scritto in partitura; diversamente Ravel preferiva prima arrivare alla redazione di un brano pianistico e successivamente occuparsi dell'orchestrazione, in cui pure certamente egli era grande maestro.

All'integrale per pianoforte del musicista francese è dedicato un doppio compact prodotto dalla Brilliant Classics nel 2008, affidato all'interpretazione di Michelangelo Carbonara. Nato a Salerno nel 1979, diplomatosi appena diciassettenne al Conservatorio Santa Cecilia di Roma sotto la guida di Fausto Di Cesare, Carbonara deve la sua formazione pianistica alle personalità di Sergio Perticaroli, William Grant Naboré e Fou Ts'ong, conseguendo risultati che lo hanno portato alla ribalta internazionale.

Grazie alla sua interpretazione fluida e scintillante al tempo stesso, con poche concessioni alle prassi tardo-romantiche, l'ascoltatore potrà apprezzare i giochi timbrici di brani come Jeux d'eau, le acrobazie tastieristiche di Gaspard de la nuit e i soffusi contrasti di Miroirs, raccolta con cui si apre l'odierno programma.

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