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Le voci della lirica: soprano, June Anderson

in onda sabato 17 luglio alle ore 6,00

Le voci della lirica: soprano, June AndersonAnche se non ami il belcanto e non hai familiarità col repertorio operistico, ascoltala in "Glitter and Be Gay" dal "Candide" di Leonard Bernstein: verrai conquistato dal fascino della sua voce e preso da una contagiosa voglia di sorridere...

Americana di Boston, (classe 1952), June Anderson ha ormai consolidato da tempo la sua posizione tra le stelle della lirica: frequentemente paragonata a Joan Sutherland (e perfino a Maria Callas), si è esibita - sotto la direzione di nomi come Bernstein, Ozawa, Muti, Colon, Dutoit, Gatti, Levine - nei teatri d'Opera più prestigiosi del mondo: Vienna, Parigi, Londra,Amburgo, Madrid, New York, Chicago, San Francisco, Philadelphia, oltre alle sue presenze italiane a Firenze, Genova, Roma, Milano, Venezia, Bologna.

Al suo debutto, avvenuto nel 1978 al New York City Opera, la Anderson si presenta come Regina della Notte nello "Zauberflöte" di Mozart, ed in questo ruolo è proprio lei che abbiamo ascoltato nel celebre film di Milos Forman (1984).

Gilda, Lucia, Elvira, Norma, Violetta, sono tra i personaggi principali cui la Anderson ha dato vita nella sua carriera, affrontando anche opere di Händel, Offenbach, Meyerbeer, Rimski-Korsakov, ma anche Strauss ed Henze.

Molto intensa l'attività discografica della Anderson: celebre la sua interpretazione ne "La Fille du Régiment", a fianco di Alfredo Kraus nel 1996, definita "un trionfo pirotecnico dei fasti del belcanto", che rimane una pietra miliare nella carriera artistica del soprano.

Più portata al repertorio drammatico che ai personaggi comici, la Anderson ha deciso di abbandonare per sempre il ruolo di Marie: "Non c'è ragione perché io debba ancora interpretare Marie. L'ho fatto con il tenore più grande del mondo. È stato filmato e registrato, così è totalmente documentato: è tutto".

Di carattere timido e schivo, ma anche polemico e pungente ("Molti si meravigliano che io sappia mettere insieme due parole di cui una sia un soggetto e l'altra un verbo"), la Anderson non ama la propria voce, non la riconosce quando si ascolta e si imbarazza a fare vocalizzi anche in privato (ricorda sempre quando fu sentita fare esercizi perfino fuori dall'albergo, cosa che la fece morire di vergogna).

June Anderson è nota per le sue grandi doti naturali, i sovracuti sempre splendenti e la duttilità della sua voce, ma anche per la sua grande determinazione e per un perfezionismo estremo ("odio fare errori"), che persegue anche a rischio di rifiutare un ruolo o ricevere giudizi impopolari.

In tutta la sua carriera la Anderson è rimasta indipendente, "self- promoter" che alterna il tempo trascorso nello studio e nella preparazione dei personaggi con quello speso con gli amici o nello shopping (che adora): "Singing is my job, it's not who I am".

Nella trasmissione a lei oggi dedicata predomina il nome di Gioachino Rossini, di cui ascolteremo tre brani: due tratti dall'incisione realizzata a Bologna con Daniele Gatti nel 1991 ("Otello" e "Guillaume Tell"); e un brano tratto dalla "Semiramide", opera che segnò il suo debutto italiano al Teatro dell'Opera di Roma nel 1982, allora interpretato insieme a Marilyn Horne.

A completamento del programma ascolteremo poi June Anderson ne "La sonnambula", nel "Cherubin" di Massenet, nella "Lucia di Lammermoor" ed infine in "Traviata", di cui vi proponiamo una registrazione realizzata dal vivo a Parma nel 1984.

JUNE ANDERSON

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