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Ladri di cadaveri - Due parole con John Landis

Intervista al regista


Come mai è tornato a lavorare nel Regno Unito, e con gli Ealing Studios ?
Dovevo andare a Londra e mia moglie Deborah mi ha suggerito di visitare alcune delle case di produzione del posto perché stavano girando dei film indipendenti interessanti. Era da un po’ che non facevo un film, e quelli che fanno gli studi americani di questi tempi non sono quelli che voglio fare io. Ho chiesto al mio agente di compilare una lista con le case di produzione indipendenti del Regno Unito quasi un anno e mezzo fa, ne ho visitate circa 40. Gurinder Chadha è una cara amica e ha detto che avrei dovuto visitare gli Ealing Studios, dove aveva i suoi uffici. Così ha chiamato Barnaby Thompson e ci siamo incontrati. Barnaby mi ha parlato di un copione che stava sviluppando con gli sceneggiatori Piers Ashworth e Nick Moorcroft, e che pensava potesse interessarmi, così mi ha dato “Burke & Hare”.
Ero molto intrigato dall’approccio di Piers e Nick. Burke e Hare erano personaggi piuttosto odiosi – due esseri davvero sgradevoli che hanno commesso diversi omicidi a sangue freddo per poter vendere i cadaveri ai ricercatori medici. La sceneggiatura li ha trasformati in eroi romantici, idea che ho trovato molto perversa, ma anche molto divertente.


Ha voluto dargli l’atmosfera di un film della “Ealing” sin dall’inizio?
Gli Ealing Studios hanno prodotto dei film straordinari. Questo film è una commedia macabra e gli Ealing Studios hanno prodotto alcune delle migliori commedie macabre mai girate, pellicole come “Sangue Blu” e “La signora omicidi” che finisce con l’intero cast che si uccide a vicenda, opere dark ma eleganti. “Sangue blu” è simile a un cioccolato extra-fondente, la trama è piuttosto
macabra ma molto divertente, e l’assassino suscita una grande simpatia nel pubblico. In questo caso, ho due immigrati irlandesi che sono dei veri imbroglioni, e trovano un modo per fare soldi. Certo, ci sono anche molti elementi inventati, il più notevole dei quali è il personaggio di “Ginny” interpretato da Isla Fisher. Lei spinge il personaggio di Simon Pegg “William Burke” a continuare con questi crimini per poter finanziare la sua commedia, e lui accetta perché è pazzamente innamorato – è molto romantico -. Il vero “Burke” non era così nobile.


Apparentemente il vero Burke si vede nel film, o perlomeno lo fa il suo scheletro…
Sì, era interessante avere il vero William Burke nel film, e c’è, sono molto contento di aver ricevuto “in un certo senso” la sua benedizione!


Cosa dà al film quel tocco della “Ealing”?

L’approccio Ealing è esattamente quello che mi ha attirato nella sceneggiatura. Prende una storia molto sinistra e le conferisce grande arguzia e stile. È difficile 5raggiungere il giusto tono e il giusto equilibrio comico. La gente dice sempre che “Un lupo mannaro americano a Londra” è un buon esempio di film horror comico. Quel film era un horror, ma questo non lo è, anche se entrambi narrano
eventi raccapriccianti. Ai tempi di Burke e Hare, per motivi religiosi e sociali, i cadaveri che i ricercatori medici acquisivano appartenevano a persone morte in prigione, prigionieri giustiziati o persone che morivano per strada, ma quei cadaveri non erano nelle migliori condizioni. Così, nella vita reale, gran parte dei furti di cadaveri veniva compiuta dagli studenti di medicina e dai dottori. Il personaggio del “Dottor Knox” (interpretato da Tom Wilkinson) fa grandi progressi nella medicina, perché per insegnare tale disciplina c’è bisogno di cadaveri, e lui giustifica le sue azioni in questo modo. Anche ai nostri giorni, se un chirurgo sta per affettarti, speri che abbia fatto pratica, e non che abbia imparato a fare il suo mestiere su internet!


Cosa fa di una pellicola un film di John Landis?
Io cerco solo di fare il film migliore che posso. Non so quale sia esattamente il mio “stampo”, a dire il vero. I cineasti tendono a essere messi in una categoria, proprio come accade agli attori, vengono messi in una sorta di nicchia – lui fa delle commedie di successo, o lui gira grandi film horror, allora dategli un film horror da fare. Non mi offrono molti film di guerra. Molti miei film rispecchiano
il mio punto di vista, ma alcuni non lo fanno, dipende dal prodotto, e questo mi attirava perché mi dava l’opportunità di lavorare con un meraviglioso cast inglese.


Ci parli dell’aspetto del film. Una grande squadra creativa al suo fianco…
Avevo a disposizione tre persone straordinarie. Avevo John Mathieson, il direttore della fotografia… un magnifico cineoperatore che lavora con Ridley Scott, e avevo mia moglie, Deborah Nadoolman, che ha lavorato su “I predatori dell’arca perduta” e molti altri film, inclusi tutti i miei. Deborah si è divertita tantissimo perché è anche una storica, quindi è andata subito alla Biblioteca nazionale scozzese a Edimburgo per svolgere tutte le ricerche. All’epoca s’indossavano colori molto scuri, poi all’improvviso arrivano Ronnie Corbett e i suoi uomini tutti vestiti di rosso, bianco e blu – Ronnie sembrava un piccolo Schiaccianoci! Avevo anche un brillante scenografo che si chiama Simon Elliott. Il film è stato girato per il 99% del tempo in vere location che abbiamo adattato. Abbiamo avuto a disposizione case della National Trust e altre case magnifiche a Londra ed Edimburgo e nei dintorni. Ovviamente non potevamo ricostruire il castello di Edimburgo ma abbiamo girato in quello vero e anche a Stirling Castle.


Pare sia difficile trovare raffigurazioni di Edimburgo del 1828. Come avete affrontato questo problema ?

È molto difficile catturare la corretta atmosfera dell’Edimburgo di una determinata epoca, perché quella città non esiste più. Abbiamo girato alcune scene nelle strade di Edimburgo e ovviamente il castello non è cambiato. Tuttavia abbiamo dovuto ricorrere a degli espedienti, e Simon, il nostro scenografo, ha 6ricreato il giusto stile per l’epoca in finte location e in altri luoghi veri, abbiamo usato pochissimi set. Tutto il resto sono posti veri in cui è stato forse più difficile fare le riprese, ma davano al film un aspetto magnifico, grazie anche al grande talento di John Mathieson. Abbiamo girato il film durante il più terribile inverno inglese dopo tanti anni. Le riprese si sono svolte sotto la pioggia torrenziale, sotto il nevischio e la neve, e credo conferisca un grande realismo alla pellicola. Il fiato che esce dalle bocche
degli attori è vero, e la loro pelle è veramente blu ! La conversazione principale che ho avuto col direttore della fotografia all’inizio delle riprese riguardava l’aspetto realistico che volevo dare al film. Volevo che il pubblico credesse nel mondo che avevamo creato.


Ci parli del casting e degli inizi del progetto.
Ho trovato degli attori meravigliosi – davvero pieni di talento, persone fantastiche che potevano dare colore al film e creare dei veri personaggi. Avevo già lavorato varie volte con Tim Curry ed è un mio caro amico, mentre sono un grande fan di Simon Pegg da parecchio tempo. In questo film, il pubblico vedrà il lato più tenero di Simon, ed era questa la mia intenzione. Volevo prendere “Burke” e “Hare” e trasformarli in una sorta di “Stanlio e Ollio” malvagi perché “Stanlio e Ollio” sono così dannatamente teneri e simpatici. Simon Pegg e Andy Serkis sono una coppia meravigliosa. Mi piace anche che
“William Hare” e sua moglie “Lucky” (interpretata da Jessica Hynes) siano così pazzi l’uno dell’altra! Non si vede in molti matrimoni. Mi ricordo quand’ero ragazzino ed ero rimasto colpito dal rapporto tra “Morticia” e “Gomez” nella “Famiglia Addams”: lei gli diceva una cosa in francese e lui impazziva. Mi piace che “Hare” e “Lucky” hanno quella vera intesa sessuale e un rapporto fantastico,
anche se lui inizialmente l’aveva sposata perché lei aveva una pensione! Simon Pegg e Andy Serkis sono entrambi dei grandi attori. Andy ha interpretato personaggi sinistri o grotteschi in molti dei suoi film di grande successo, e ha usato molto la motion capture. È un attore meraviglioso, e sono rimasto veramente convinto di Andy quando l’ho visto interpretare Ian Dury. Andy nel ruolo di “Hare”, un ruolo molto diverso per lui, è molto affascinante e attraente, quindi per lui questa è una novità. Simon ha iniziato a recitare facendo il comico di cabaret e poi negli sketch, ma è un attore magnifico ed è stato un piacere lavorare con lui, è fantastico. Ha già una grande carriera, ma credo che resterà sulla scena ancora per molto tempo.


So che è anche un grande fan di Jessica Hynes.
Jessica è favolosa. L’ho notata in “Spaced”. È davvero una comica magnifica, un po’ alla Catherine O’Hara. Jessica ha un cervello comico serio, ed è davvero intrepida, cosa che rispetto molto. Molte attrici non sono coraggiose e non vogliono apparire brutte o ridicole.


Ci sono anche molti incredibili cameo in questa pellicola. Come è possibile ?
Volevo che fosse come una scatola di cioccolatini – un assortimento ricco, vario e delizioso! Conosco Ronnie Corbett da quando mi trovavo nel 1975 a lavorare come scrittore per “La spia che mi amava”. Sono rimasto qui per circa 6 mesi, e guardavo “The Two Ronnies” con religiosa devozione. Adoravo Corbett e Barker. Ronnie è nato e cresciuto a Edimburgo, così gli ho detto che se avesse interpretato il Capitano McLintoch avrebbe potuto usare il suo vero accento scozzese e dire la parola “murder” (omicidio) in tre sillabe, e lui mi risposto: “È tutta la vita che cerco di non farlo!” Ho sempre ammirato Ronnie e quando eravamo a Edimburgo veniva costantemente avvicinato dal pubblico – è un tesoro nazionale! Ho anche convocato molte persone di cui sono semplicemente un fan, come Paul
Whitehouse. Credo sia fantastico. Stava girando una serie all’epoca, così non potevo programmare dei giorni di riprese con lui, finché finalmente mi ha detto che avrebbe potuto concederci una notte, allora ho afferrato l’opportunità e lui è venuto a interpretare un ubriaco. È estremamente divertente nel film. Ho scelto Bill Bailey non sapendo che fosse un grande attore comico così famoso. Io cerco di evitare di definire questi ruoli “cameo”, preferisco definirli piccoli ruoli da caratterista perché devono fondersi con la struttura del film – non possono risaltare. Io sono anche un grande fan di Stephen Merchant e sono felice di dire che ci ha concesso un pomeriggio in cui ha recitato un “footman” un valletto… praticamente un lacchè. Ce lo ha fatto come favore. Alan Corduner è un meraviglioso attore inglese che ho visto in teatro varie volte, e ha recitato in “Topsy Turvy - Sottosopra” di Mike Leigh, quindi per me non è stato difficile includerlo nel cast. E ovviamente i grandi John Woodvine, David Schofield e Jenny Agutter avevano girato tutti “Un lupo mannaro americano a Londra”. Sir Christopher Lee è un caro amico e gli ho chiesto se avrebbe recitato questo piccolo ruolo solo per me. Poche persone hanno quel tipo di autorevolezza sullo schermo. Una delle cose che ho sempre ammirato in Chris è che aveva già più di ottant’anni quando ha recitato in due dei più grandi film della storia del cinema – “Guerre stellari” e “Il signore degli anelli”. È semplicemente una leggenda che ha girato centinaia di film. Parla perfettamente francese, italiano, tedesco e spagnolo, e ha recitato in film francesi, italiani, tedeschi e spagnoli parlando perfettamente ogni lingua. È molto spiritoso, e non gli piace parlare del fatto che ha interpretato “Dracula”. È stato insignito del titolo di ‘Sir’ poco prima che
girassimo la sua scena, e mi ha detto: “Oh, nei giornali diranno solo – ‘Dracula diventa Sir !’, al che gli ho detto: “Non essere ridicolo!” E ovviamente i giornali hanno riportato esattamente questo !
Ho scelto Reece Shearsmith per interpretare un membro della milizia di Ronnie perché pensavo fosse fantastico, ed è stato soltanto durante le riprese che qualcuno mi ha chiesto: “Tu lo sai chi è quello?” E io ho risposto: “Certo, è un grande, è un giovane attore che si chiama Reece Shearsmith.” E poi mi hanno detto che aveva lavorato su “Psychoville” e “The League of Gentlemen”, allora mi sono sentito davvero in colpa perché il suo ruolo non era molto importante. È come quando Danny Aykroyd mi chiese se potevo dare al suo amico John una parte ne “I Blues Brothers” e quel John si rivelò essere John Candy. Poi, quando ho chiesto a Reece perché aveva accettato il ruolo, mi ha risposto: “Perché volevo passare del tempo con Ronnie Corbett.” Adoro quest’uomo e ho un grande rispetto per lui


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