[an error occurred while processing this directive]
[an error occurred while processing this directive]

In Signo Johanni Sebastiani Magni

Approfittiamo volentieri del titolo di una delle Sonatine per pianoforte di Ferruccio Busoni per identificare questa puntata del ciclo ideato in occasione del cinquantenario dalla nascita della Filodiffusione.

Interamente dedicata a Johann Sebastian Bach, la trasmissione odierna offre quattro interessanti ascolti tratti dall'immensa produzione del genio di Eisenach, tratti da significative produzioni della discografia bachiana.

In apertura ascolteremo una gioiosa cantata, Erfreut euch, ihr Herzen (per noi: "Gioite o cuori") catalogata come n. 66; composta da Bach a Lipsia nel 1724, la cantata presenta nel suo articolato momento centrale una interessante contrapposizione ideale (la certezza della fede contro il timore del dubbio) cui corrisponde musicalmente un intreccio assai serrato tra le voci soliste.

Del 1977 - ma niente affatto "antiquata - è la registrazione che vi presentiamo, tratta dall'integrale (oggi 60 cd) delle cantate realizzata da interpreti "storici" del repertorio bachiano: Gustav Leonhardt dirige il suo omonimo ensemble e le voci del controtenore Paul Esswood, del tenore Kurt Equiluz e del basso Max Van Egmond.

The Academy of Ancient Music è un altro ensemble strumentale di prim'ordine la cui discografia è ricca di interpretazioni bachiane, in particolare i concerti per uno o più clavicembali e uno o più violini; ne ascolteremo due, di cui il primo è quello per violino BWV 1041, che probabilmente Bach aveva destinato a Joseph Spiess.Konzertmeister (cioè primo violino e direttore) dell'orchestra della corte di Kohten, dove egli lavorò dal 1717 al 1723.

Il concerto BWV 1060 fu elaborato da Bach per due clavicembali solisti desumendo il materiale da una stesura originale - andata perduta - destinata a violino e oboe; facendo un percorso sonoro a ritroso rispetto a molte trascrizioni fatte dallo stesso Bach, dallo strumento a tastiera torneremo a quello a corda, ascoltandone una versione per due violini; Andrew Manze e Rachel Podger ne sono gli interpreti solisti, e il primo è anche a capo della compagine orchestrale nella loro registrazione del 1996.

Ancora nell'ambito delle incisioni integrali concludiamo la puntata con una proposta storica de Das Wohltemperierte Klavier, quella realizzata tra Vienna e Salisburgo negli anni 1970-73 da Sviatoslav Richter; innegabilmente datata - se considerata in modo strettamente filologico - l'interpretazione del pianista ucraino ci si offre nel suo caldo nitore, incarnando un'intenzione più che mai intimamente comunicativa, secondo le parole dello stesso artista: "Bach era uno straordinario essere umano che arrivava più vicino di altri a comunicare. Io amo Bach così... non concordo con chi vede in Bach uno stile romantico.".

Ascolteremo quindi i primi sei Preludi tratti dal I libro, seguiti ognuno dalla corrispondente Fuga secondo la rigorosa simmetria dell'architettura bachiana che prosegue gradualmente (e per l'esattezza cromaticamente) dal do maggiore BWV 846 al re minore BWV 851; si conclude così il nostro ascolto, nel segno del più Magnus di tutti i Giovanni Sebastiani della storia.
[an error occurred while processing this directive]