Madre Teresa di Calcutta

Luminosa messaggera dell’amore di Dio nel mondo degli ultimi. Premio Nobel per la Pace nel 1979

“Sono albanese di sangue, indiana di cittadinanza. Per quel che attiene alla mia fede, sono una suora cattolica. Secondo la mia vocazione, appartengo al mondo. Ma per quanto riguarda il mio cuore, appartengo interamente al Cuore di Gesù”. Madre Teresa di Calcutta è stata una luminosa messaggera dell’amore di Dio nel mondo degli ultimi. Nata il 26 agosto 1910 a Skopje, nel punto d’incrocio della storia dei Balcani, ultima di cinque figli, fu battezzata Gonxha Agnes. All’età di diciotto anni, mossa dal desiderio di diventare missionaria, lasciò la sua casa nel settembre 1928, per entrare nell’Istituto della Beata Vergine Maria, conosciuto come “le Suore di Loreto”, in Irlanda. Lì ricevette il nome di suor Mary Teresa, come Santa Teresa di Lisieux. In dicembre partì per l’India, arrivando a Calcutta il 6 gennaio 1929. Il 10 settembre 1946, durante il viaggio in treno da Calcutta a Darjeeling per il ritiro annuale, Madre Teresa ricevette la sua “chiamata nella chiamata”. Secondo il suo racconto, Gesù le avrebbe chiesto di fondare una comunità religiosa, le Missionarie della Carità, dedite al servizio dei più poveri tra i poveri, riconosciuta ufficialmente nell’Arcidiocesi di Calcutta Il 7 ottobre 1950. Dal 1980 fino al 1990, Madre Teresa aprì case di missione in quasi tutti i paesi. Numerose onorificenze fino al Premio Nobel per la Pace nel 1979, dettero onore alla sua opera. Dopo avere incontrato Papa Giovanni Paolo II per l’ultima volta, rientrò a Calcutta e trascorse le ultime settimane di vita ricevendo visitatori e istruendo le consorelle. E’ morta il 5 settembre 1997 e il suo corpo è stato seppellito nella Casa Madre delle Missionarie della Carità. Meno di due anni dopo Papa Giovanni Paolo II permise l’apertura della Causa di Canonizzazione che si è conclusa con la beatificazione il 20 dicembre 2002.



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