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Ritratto d'autore: Joseph Haydn (1732-1809)

in onda lunedì 30 novembre alle ore 21,00

Ritratto d'autore: Joseph Haydn (1732-1809)Figura diventata mitica e patriarcale negli ultimi anni della sua vita, definito il "padre della sinfonia", Joseph Haydn (Rohrau, 31 marzo 1732 - Vienna, 31 maggio 1809) è rimasto legato ingiustamente per molto tempo ad un'immagine bonaria e paterna. Non fu in realtà né una personalità bonaria, né l'inventore, almeno in senso stretto, della forma-sonata.

Il mirabile equilibrio tra la sottile e piacevole logica che governa costantemente la sua opera e l'inesauribile vena melodica accompagnata da un traboccante ottimismo, lo allontana da ogni possibile ritratto di vecchio compositore annoiato dalla routine di corte.

Vero è che l'incalcolabile suo merito nell'evoluzione della musica strumentale è stato quello di aver stabilizzato la sinfonia e la sonata oltre alla compagine orchestrale nella forma moderna, aprendo la strada al classicismo viennese. Per questo, oltre ogni possibile discussione musicologia, risulta giustificata la paternità putativa attribuita a Haydn della sonata bitematica, nella quale le due distinte idee tematiche si sviluppano e si intersecano dando vita ad una gamma espressiva sconosciuta alle forme musicali di derivazione barocca.

Lo sviluppo della forma-sonata quale mezzo espressivo flessibile e sofisticato, fino a diventare il soggetto principale del pensiero musicale classico, deve moltissimo a Haydn e alla sua capacità di sviluppare strutture ampie ed estremamente articolate e elaborate partendo da motivi brevi e relativamente semplici. Elemento dominante diventa così il rapporto dei diversi piani tonali e il passaggio dall'uno all'altro con soluzioni espressive e drammatiche spesso argute. La transizione diventa una delle più importanti fra le varie sezioni del pezzo musicale, che permette di ritardare o di presentare inaspettatamente la nuova idea, ingannando e divertendo l'ascoltatore.

Oltre agli otto Notturni per lire organizzate e altri strumenti composti su richiesta del Re di Napoli Ferdinando IV, Haydn dedicò anche cinque concerti alla lira organizzata, particolare strumento di origine barocca, derivato dall'organetto a manovella della tradizione popolare e fornito di un sistema di corde sfregate e canne d'organo. Oggi ascolteremo il Concerto per flauto, oboe e orchestra in do maggiore, catalogo Hoboken gruppo VII-H n. 1, concepito originariamente per due lire organizzate.

Alla morte nel 1774 del padre Anton Esterhàzy, che non aveva mostrato lo stesso gusto musicale di Nicolaus Esterhàzy e aveva sciolto l'orchestra privata di corte permettendo a Haydn di recarsi a Londra, Nicolaus II richiamò in patria l'anziano compositore. A lui commissionò una Messa all'anno da eseguirsi nel giorno del compleanno della moglie. Videro così le ultime sei Messe, tra le quali il secondo ascolto del programma, la Messa in si bemolle maggiore per soli coro e orchestra "Heiligmesse", 'Missa Sancti Bernardi von Offida', composta nel 1796.

Prima delle sinfonie haydniane indicate con un titolo che richiama la propria struttura musicale, la Sinfonia in re maggiore n. 31 "Mit horn signal" (Col segnale del corno), ultimo ascolto del programma, utilizza quattro corni, numero che per l'epoca era insolitamente alto. I quattro strumenti caratterizzano l'intera composizione, in particolare nel secondo movimento, dove è messa in risalto la loro capacità melodica, e nell'ultimo movimento, nel quale danno vita a un virtuosistico gioco di richiami.

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