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L'eterna armonia: Frédéric Chopin (1810 - 1849)

in onda martedì 26 ottobre alle ore 20,00

L'eterna armonia: Frédéric Chopin (1810 - 1849)Meno nota della precedente, la Sonata n. 3 in si minore op. 58 resta comunque una composizione incantevole, ricca di elementi di modernità, e come tutte le altre due sonate, si articola in quattro movimenti. Cortot commenta che "in questa sonata non si troverà lo stesso sentimento drammatico, lo stesso lirismo tempestoso che conferiscono alla precedente il carattere di un poema sinfonico, fuso in un sol getto e con un solo metallo. I quattro brani che compongono quest'ampia composizione non sono fra loro collegati, come quelli della Sonata funebre, dalla presenza implicita, ma certa, di un argomento segreto ch'è compito dell'interprete scoprire".

Resta comunque una composizione dai tratti decisi e sicuri, dal carattere e dalla sonorità sinfoniche, in cui non mancano episodi virtuosistici, come nel caso dell'ultimo movimento. Nel primo tempo, Allegro maestoso, un primo tema caratterizzato dalla ripetizione di brevi incisi, prelude ad una seconda idea in re maggiore dal sapore tenue e delicato. Lo sviluppo è sostituito da una sezione che ha l'aspetto di un improvviso, cui segue una ripresa che omette il primo tema, concentrando tutto l'interesse sul secondo. Il secondo tempo, uno Scherzo (Molto vivace), è caratterizzato da un tema capriccioso nelle sezioni esterne, e da accordi tenuti lungamente in quella centrale. Se il terzo tempo - Largo - fa pensare alla vocalità dell'opera italiana, belliniana (impressione accresciuta dall'accompagnamento che sembra imitare il pizzicato degli archi), il Finale (Presto) è in netto contrasto con il penultimo movimento. Ha forma di rondò, con un refrain dal carattere epico, e couplets via via sempre più variati, e una cadenza virtuosistica che conduce agli accordi finali.

Non si sa molto sulla genesi di uno dei brani di Chopin più tormentati, la Berceuse in re bemolle maggiore op. 57, il cui titolo definitivo subisce la analoga sorte burrascosa della composizione. Il titolo iniziale, "Varianti", tramuta su suggerimento di alcuni amici dell'autore in Berceuse, anche se, come fa notare Rattalino, "il termine Varianti è certo il più indicato per definire la forma della Berceuse, che non consiste in un tema con variazioni ma piuttosto nel divenire di un tema". La mano sinistra disegna al basso un ostinato sul quale una breve frase melodica si "dissolve" in sedici varianti che si susseguono senza soluzione di continuità.

Nell'ultimo periodo della propria produzione, Chopin sembra voler indagare in modo sistematico le possibilità offerte dal sistema tonale, pervenendo come nel caso della Barcarola in fa diesis maggiore op. 60 a risultati sorprendenti. Un'armonia moderna, una tecnica scintillante dalla travolgente intensità espressiva, e un sapore vagamente esotico, fanno di questa Barcarola uno dei più alti esiti dell'arte di Chopin.

Frédéric Chopin (Wikipedia)

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