Fuori orario

Dal 24 al 30 dicembre 2017

In onda dal 24 al 30 dicembre 2017

Domenica  24  dicembre  2017                                 RAI3                 dalle  02.05 alle 06.00   (235')  

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

 

presenta

 

DONNE CHE VISSERO DUE VOLTE

(1)

 

a cura di

Lorenzo Esposito e Simona Fina

 

 

Con i film

 

 

NEVE ROSSA                                                

(On Dangerous Ground, USA 1951, b/n, dur., 78’24”)

Regia: Nicholas Ray

Con: Robert Ryan, Ward Bond, Ida Lupino

Il troppo violento poliziotto Wilson viene spedito per punizione in montagna a indagare sull’omicidio di una ragazzina. Costretto a tenere a bada il padre che vuol farsi giustizia, scopre che l’assassino e’ un giovane squilibrato protetto dalla dolcissima sorella cieca.

 

 

LA TENDA SCARLATTA                 

(Le rideau cramoisi, Francia, 1953, b/n, dur., 44’, v.o. sott. it. )

Regia: Alexandre Astruc

Con: Anouk Aimée, Jean-Claude Pascal, Marguerite Garcya, Jim Gérald, Yves Furet

Primo film di Alexandre Astruc, tratto dalla prima delle sei “Diaboliques” di Jules Barbey D’Aurevilly, raccolta pubblicata nel 1874. Il narratore racconta a un compagno di viaggio, il visconte di Brassard, un episodio conturbante della sua giovinezza, quando era un giovane ufficiale. Alloggiato presso una famiglia di borghesi si invaghisce della loro figlia, che però gli dimostra in un primo tempo atteggiamento altezzoso e indifferente. Diventeranno amanti dopo una visita notturna della ragazza. Per andarlo a trovare la ragazza è costretta ad attraversare la camera dei genitori. Ma una notte la morte subitaneamente entra in scena, lasciando il giovane incredulo e disperato. Il film non ha nessun dialogo, la storia è costruita interamente con la voce fuori campo. Vincitore del premio Louis-Delluc, La tenda scarlatta vede alla fotografia il grande Eugen Schüfftan. Astruc si ispirerà nel seguito della sua opera molte volte alla letteratura dell’Ottocento, con film tratti da Flaubert, Maupassant, Edgar Allan Poe.

 

 

 

LA PAURA                    

(Italia, 1955, b/n, dur., 75’13”)
Regia: Roberto Rossellini
Con: Ingrid Bergman; Mathias Wieman; Renate Mannhardt; Kurt Kreuger.
Ultimo film della coppia Rossellini-Bergman, tratto dalla novella omonima di Stefan Zweig pubblicata nel 1910. La versione con aggiunto il sottotitolo “non credo più all’amore” rappresenta la seconda versione italiana (l’altra si intitola La paura) ed ha il finale diverso con Irene che non perdona il marito, sequenze aggiunte che non compaiono nelle altre versioni, una voce fuori campo che accompagna lo svolgimento della tormentata relazione tra Irene e il marito. Questa edizione, la più breve di tutte, fu fatta uscire nei cinema nel 1958 dopo la notizia della separazione tra Rossellini e la diva svedese, relazione che aveva fin dall’inizio ricevuto le attenzioni di rotocalchi e giornali scandalistici. Le versioni originali del film restano quella inglese (Fear) e tedesca (Angst) girate in parallelo a Monaco di Baviera nel 1954.

 

 

 

 

 

 

 

 

Venerdì  29  dicembre  2017                                 RAI3                 dalle  01.50 alle 06.00   (250')  

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

 

presenta

 

DONNE CHE VISSERO DUE VOLTE

(2)

 

a cura di

Lorenzo Esposito e Simona Fina

 

 

 

JENNIFER                                                 primavisioneTV  

(Id. Usa 1953, b/n, dur., 69’51”)                                                

Regia: Joel Newton

Con: Ida Lupino, Howard Duff, Robert Nichols

 

Agnes viene assunta come custode di una grande villa di famiglia nel Sud della California. La custode precedente, Jennifer, è misteriosamente scomparsa. Agnes ne trova il diario e precipita nell’ossessione di ritrovarla.

 

 

JEUNE FEMME À SA FENÊTRE LISANT UNE LETTRE   

(GIOVANE DONNA ALLA FINESTRA CHE LEGGE UNA LETTERA)                                                             

(Francia, 1983, col., dur., 45’45”, v.o. sott. it.)

Regia: Jean-Claude Rousseau                                                         

Donna con vista. Uno dei primi film di Rousseau, realizzato dopo il suo ritorno da New York dove aveva soggiornato negli anni 70, conoscendovi il cinema d’avanguradia, da Warhol a Snow.. Tutta la sua opera (realizzata in tutta la sua prima parte in Super8 prima del passaggio al digitale) , seguirà  un percorso del tutto solitario,. Scoperta per la prima volta da Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, dialogherà  con Bresson e Ozu, con Vermeer e Giorgione, Petrarca e Racine, trovando finalmente a partire dagli anni Novanta una consacrazione internazionale nei Festival e nei Musei d’Arte contemporanea di tutto il mondo. Diversi suoi film (Les Antiquités de Rome, La Vallée Close, De son appartement) sono già stati presentati da Fuori Orario.

 

 

OPHELIA

(Ophélia, Francia, 1962, b/n, dur., 99'01", v.o. sott. it.)

Regia : Claude Chabrol

Con: André Jocelyn, Alida Valli, Juliette Mayniel, Claude Cerval, Robert Burnier Jean-Louis Maury, Lászlo Szabó Sacha Briquet

 Sconvolto dalla morte del padre e dalle nuove nozze della madre con lo zio, Yvan Lesurf, ragazzo

ipersensibile e psichicamente instabile, si identifica con il principe Amleto e, dopo la proiezione nel suo paese dell'Amleto di Olivier, organizza una messinscena per accusare la madre e lo zio, colpevoli, secondo lui, dell'assassinio del padre. Ancora una variazione su temi shakesperiani, come il precedente L'OEil du malin, dove Yvan è un mitomane che teatralizza la realtà per modificarla a suo piacimento, ma non riesce a controllarne gli effetti: la sua pantomima provoca il suicidio dello zio che muore proclamando la propria innocenza e rivelando di essere il vero padre del ragazzo.

«Il mio protagonista, Yvan, è un malato che rifiuta la realtà, e cerca di modellare il mondo esterno a

immagine della sua follia, di trascinare gli altri nel suo gioco. […] E poiché gli altri sono insoddisfatti della loro esistenza reale, accettano, tranne la donna che egli ha battezzato con il nome di Ophélia, che alla fine incarna la ragione trionfante». (C. Chabrol)

 

 

 

 

 

 

 

 

Sabato  30  dicembre  2017                                 RAI3                 dalle  01.50 alle 06.00   (250')  

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

presenta

 

DONNE CHE VISSERO DUE VOLTE

(3)

 

a cura di

Lorenzo Esposito e Simona Fina

 

 

con i film

 

 

VESTITO PER UCCIDERE

(Dressed To Kill, Usa, 1980, col., dur., 100’24”)     VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI

Regia: Brian De Palma

Con: Michael Caine, Angie Dickinson, Nancy Allen, Mark Margolis

Kate Miller è una casalinga in terapia presso lo psichiatra newyorkese Robert Elliott. Durante una seduta, Kate tenta di sedurlo, ma Elliott rifiuta la sua proposta. Più tardi la donna si reca ad una mostra al Metropolitan e viene intensamente attratta da un misterioso straniero anch'egli in visita al museo. Kate e lo straniero si inseguono reciprocamente attraverso le sale del museo per poi ritrovarsi all'esterno e salire sullo stesso taxi. I due fanno l'amore, prima sul taxi e poi in una stanza d'albergo. In piena notte la donna si sveglia e, senza far rumore, mentre l'uomo è ancora addormentato, scopre per caso nei suoi documenti che egli è affetto da una malattia venerea. Kate lascia l'appartamento e sale sull'ascensore ma, scendendo, si accorge di aver lasciato la sua fede nuziale nella stanza. Mentre risale in ascensore per tornare a recuperarlo, improvvisamente le porte della cabina si aprono e rivelano la figura di una donna bionda con indosso un impermeabile e un paio di occhiali da sole scuri, la quale maneggia un rasoio con cui colpisce Kate a morte. La prostituta Liz Blake scopre il corpo e intravede di sfuggita la bionda assassina, diventando quindi sia la principale indiziata del delitto, sia il prossimo obiettivo dell'omicida. Intanto il Dott. Elliott riceve un messaggio in segreteria telefonica dall'eccentrica "Bobbi", una transessuale che ha in cura e che rivela di essere l'autrice del delitto. Bobbi prende in giro il Dott. Elliott allo scopo di interrompere le loro sessioni di terapia, evidentemente perché questi continua a rifiutare di firmare i documenti necessari perché essa ottenga l'autorizzazione all'intervento chirurgico per il cambio di sesso….

 

 

MEDEA                                                                               

(Italia 1969, col., dur., 39'08”)

Regia: Pia Epremian

«Pia Epremian è una delle poche donne che parteciparono in prima persona al lighting bolt che fu l'underground italiano tra il 1967 e il 1970. (...)  Medea è il conato di coscienza di una giovane madre che affronta il mito per affinità/divergenze appropriandosene con violenza antropofagica che reincarnandolo gli dona vita.» (Fulvio Baglivi)

 

 

 

IL CORPO SCOMPARSO

(The Corpse Vanishes, Usa 1942, b/n, dur., 55’14”)

Regia: Wallace Fox

Con: Bela Lugosi, Luana Walters, Tristram Coffin

In seguito alle morti inspiegabili di alcune giovani spose nel giorno delle nozze e alla sparizione dei loro corpi, l'intraprendente giornalista Patricia Hunter scopre che in tutti i casi le vittime avevano ricevuto in dono una rara specie di orchidea. Questa pista la conduce nella casa del dottor Lorenz, responsabile degli omicidi e del trafugamento dei cadaveri, che gli sono necessari per far tornare giovane e bella la moglie. Patricia non ha le prove per dimostrare la colpevolezza del dottore e pensa così di inscenare un finto matrimonio per metterlo in trappola. La ragazza però non sa che lo scienziato ha già scelto lei come prossima vittima.

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