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L' amore non è un sentimento al di fuori della storia, così come non è fuori della storia il modo di intendere e vivere la sessualità. Anche i sentimenti e i desideri vengono influenzati dalla mentalità, dalle istituzioni sociali e giuridiche, dalla cultura nella quale vive chi li prova. Per capire l'eros dei greci e dei romani, dunque, è necessario contestualizzarlo, collocandolo nella mentalità e nelle istituzioni dell'epoca.
A questo fine il discorso sull'eros nel mondo antico viene organizzato all'interno di un esame della condizione giuridica e sociale delle persone (libere o schiave), dell'organizzazione familiare, del rapporto uomo-donna, e dell'etica sessuale nel mondo greco e romano.
Per offrire un panorama quanto più possibile completo, vengono letti e commentati miti greci e leggende romane, opere di poeti, di letterati e di storici; viene descritta l'organizzazione dell'oikos greco e della famiglia romana; si parla della condizione servile e di quella femminile; si discutono le regole giuridiche e sociali volte a regolamentare i comportamenti sessuali (ovviamente diverse a seconda che si rivolgessero agli uomini o alle donne), e infine vengono descritti i tratti fondamentali dell'etica sessuale in materia di rapporti tra persone dello stesso sesso e le trasformazioni operate in questo campo dalla predicazione cristiana.
Attraverso queste analisi, le conversazioni si propongono di mettere in evidenza non solo le differenze - troppo spesso trascurate - tra l'eros (e più in generale il mondo) greco e quello romano, ma anche le fondamentali diversità tra l'etica amorosa e sessuale degli antichi e quella di oggi.
di Eva Cantarella
regia di Giancarlo Simoncelli
a cura di Angela Zamparelli