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Tutto il calcio minuto per minuto

tecnici audio

Abbiamo parlato di ciclismo, di supplementi giornalistici e in generale di redazione sportiva… e lo abbiamo fatto in lungo e in largo… qualcuno però penserà che abbiamo dimenticato Tutto il calcio minuto per minuto.

Ma niente affatto! Oggi il nostro aperitivo lo prenderemo proprio con il pallone e Scusa Ameri!

Quanti di voi conoscono le origini di questa fortunata trasmissione?

In attesa di risposta,  proviamo noi di Pezzi da 90  a raccontarvele rapidamente… prima di farvene ascoltare le voci, quelle vecchie e quelle nuove .

Tutto il calcio minuto per minuto nasce il 10 gennaio del 1960 sul Programma Nazionale (la futura  Radio 1)

54 anni di vita, durante i quali lo storico programma ha conservato la punta di ascolti più alta per quanto riguarda lo sport a Radio Rai. Un successo dovuto a molti fattori: la passione per il calcio degli italiani (ahinoi!),  la diffusione delle radioline portatili; la mancanza della diretta TV (chissà se le nuove generazioni lo sanno che una volta le partite ce le immaginavamo soltanto  e l’unica cosa che si poteva vedere era la sintesi del secondo tempo della partita di punta della giornata …) e soprattutto il ritmo, la suspense, le interruzioni, gli Scusa Ameri e lo stile personale di generazioni e generazioni di radiocronisti.

Ma l’idea come era nata? Grazie all'enorme sforzo tecnico che la Rai affrontò in vista delle Olimpiadi di Roma del  1960: Tutto il calcio fu una specie di prova tecnica generale di quello che poi accadde qualche mese dopo per i Giochi; l’esperienza fu decisamente vincente!

 All'inizio la trasmissione copriva solo il secondo tempo e solo quattro campi. Dal 1968 furono raccontati gli interi 90 minuti: Tutto il calcio fu infatti affiancato - per la cronaca dei primi tempi – dalla storica e antichissima  Domenica Sport del Secondo Programma (cioè come già detto Radio 2) anticipata al pomeriggio, con la conduzione di Paolo Valenti

Domenica Sport era nata nel 1951 per contenere insieme: “servizi, echi e commenti della giornata sportiva” e andava in onda alle 22,25 e si spostava dai campi agli spogliatoi. Con la nascita del programma contenitore Carta bianca (1977-1986) “a metà strada tra intrattenimento e informazione sportiva, tra quiz, musica e notizie del campo”  finalmente i due tempi delle partite vennero unificati sulla stessa rete radiofonica.

Non possiamo non ricordare i nomi: condotto in studio fino al 1987 da Roberto Bortoluzzi (sostituito prima da Massimo De Luca e poi da Alfredo Provenzali), le voci erano, per il campo principale, quella di Niccolò Carosio e poi di Nando Martellini, infine di Enrico Ameri; ricordiamo inoltre che Ameri fu il primo ad interrompere il collegamento con un altro campo per aggiornare il risultato, durante un Inter –Roma e collezionò la bellezza di 1600 radiocronache.
L'altra voce storica era ovviamente quella di Sandro Ciotti, che debuttò in radio con quel  KO di cui abbiamo già parlato (in un altro radiospritz!!) e fece la sua prima radiocronaca nella partita Danimarca - Argentina, durante le Olimpiadi di Roma. E ricordiamo ancora Everardo Dalla Noce, Claudio Ferretti e la voce della serie B Ezio Luzzi.

Le voci di oggi, quelle… le conoscete, no?


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