Suona uno Stradivari del 1704 detto "la Bella Addormentata" per essere rimasto cent'anni dimenticato in un magazzino, ma lei non dorme affatto: si tratta della violinista tedesca Isabelle Faust - classe 1972 - vincitrice a soli quindici anni del Concorso Leopold Mozart di Augusta e nel 1993 del Concorso Paganini di Genova. Giovedì 19 aprile debutterà a Roma in un recital solistico per l'Accademia Filarmonica Romana, dando l'avvio ad una integrale delle Sonate e Partite per violino solo di Johann Sebastian Bach, per la cui incisione ha ottenuto nel 2010 un Diapason d'Or. Di lei il New York Times ha scritto: "Il suo suono ha passione, grinta ed elettricità, ma anche un calore disarmante e una dolcezza capace di svelare le radici nascoste del lirismo."

Il concerto di chiusura del Progetto Beethoven della Riccitelli (Società della Musica e del Teatro di Teramo) avrà luogo mercoledì 18 aprile presso la Sala Polifunzionale della Provincia e sarà tenuto dal pianista argentino Bruno Leonardo Gelber. Il grave attacco di poliomelite che lo colpì in tenera età non gli ha impedito di portare a termine gli studi musicali, intrapresi in patria con il famoso pedagogo di origine italiana Vincenzo Scaramuzza (maestro, tra gli altri, di Martha Argerich) e conclusi in Francia con Marguerite Long che di lui disse: "Sarà il mio ultimo allievo, e il migliore". A Teramo Gelber interpreterà quattro tra le più celebri Sonate di Ludwig van Beethoven: il Chiaro di luna, l'Aurora, la Patetica e l'Appassionata, secondo le immaginifiche definizioni apocrife che hanno contribuito non poco alla popolarità di questi capolavori.

L'Associazione Volontari per la Sicurezza Internazionale è un'organizzazione non governativa nata nel 1972 e impegnata in oltre 100 progetti di cooperazione allo sviluppo in 38 Paesi del mondo. La sesta edizione del Concerto in sostegno delle loro attività si svolgerà lunedì 16 aprile presso il Teatro Verdi di Firenze e sarà tenuto dall'Orchestra del Maggio Musicale diretta da Zubin Mehta. In programma, la Sinfonia "Dal nuovo mondo" di Antonin Dvorak e la "Jupiter" di Mozart. Il titolo scelto per l'evento - "Alla sorgente della letizia" - vuol far riflettere sulla condizione dell'essere umano nel mondo e sul grande significato che può avere un piccolo gesto di carità. L'incasso della serata sarà totalmente devoluto in favore dell'AVSI, al fine di promuovere una sentita risposta al cinismo e allo scetticismo oggi sempre più dilaganti.

La "strana coppia" - così furono definiti dalla critica Riccardo Chailly e Stefano Bollani in occasione dell'uscita del loro primo CD - sarà alla Scala di Milano per tre concerti (domenica 15, lunedì 16 e mercoledì 18) con un programma comprendente tra l'altro il magnifico Concerto in sol di Maurice Ravel. "Io e Riccardo volevamo continuare a suonare assieme e abbiamo pensato che Ravel fosse l'ideale", ha spiegato il pianista. "Nella sua musica c'è molto del linguaggio del jazz. Poi ci sono venuti in mente altri artisti classici che si sono interessati al jazz, e alla musica popolare, tango, fox-trot". Ed è così nato il progetto per "Sounds of the 30s" - titolo del nuovo album uscito il 3 aprile scorso. Dopo i concerti scaligeri, il pianista tornerà in televisione su RAI3 per una puntata speciale del suo programma "Sostiene Bollani" dedicata alla Giornata Internazionale del Jazz.