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William Kentridge

Artista dell'anno 2013

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    BIO


    Nel 1976 ha conseguito la laurea in Scienze Politiche e Studi africani presso l'Università di Witwatersrand in seguito ha studiato arte presso l'Art Foundation di Johannesburg fino al 1978. In quegli anni lavora come disegnatore per le produzioni cinematografiche e insegna incisione. Nel 1981 si trasferisce a Parigi per studiare teatro a L'École Internationale de Théâtre Jacques Lecoq. Durante gli anni ottanta Kentridge trova lavoro come art director per diverse serie televisive. In seguito iniziata a creare film di animazione con i suoi disegni. Oltre a disegni e filmati, parte integrante della sua carriera è legata alla sua passione per il teatro. Dal 1975 al 1991 è stato membro della Compagnia teatrale Junction Avenue, a Johannesburg e Soweto. Nel 1992 inizia a lavorare come attore, regista e disegnatore di paesaggi in la compagnia The Handspring Puppet. La compagnia, esegue opere come Woyzek, Faust e il re Ubu, creato spettacoli anticonvenzionali utilizzando pupazzi, attori e animazione.


    LA SUA ARTE
    I suoi film sono ambientati in zone industriali e minerarie di Johannesburg, emblema di abusi ed ingiustizie. Le sue opere sono in gran parte costituite da riprese del disegno in divenire, un continuo cancellare e ridisegnare. Continua questo processo meticoloso alterando ogni disegno fino alla fine della scena.
    Artista versatile nel cui lavoro unisce politica e poetica. Le sue opere trattano argomenti come l'apartheid, il colonialismo e il totalitarismo, accompagnati da parti oniriche, sfumature liriche o pezzi comici. Questa unione permette che i suoi messaggi siano al tempo stesso potenti e affascinanti. Attraverso la sua poetica, Kentridge, da una visione emblematica ed attuale del Sud Africa. Riceve la fama internazionale nel 1997, dopo la partecipazione alla Biennale di Johannesburg, alla Biennale dell'Avana ed a Documenta X, Kassel

    Artista visivo, disegnatore, regista teatrale, operistico e di film d’animazione, il sudafricano Kentridge è una figura artisticamente tanto complessa e inafferrabile quanto inconfondibile nell’originalità che lo ha reso celebre nel mondo. La sua ultima opera ospitata a Roma Refuse the Hour, iavvalendosi anche della collaborazione di uno storico della scienza come Peter Galison, affronta il tema del tempo, creandone una sua concezione personalissima, che supera l’idea di linearità e progressività, attraverso un viaggio peculiare nella visione del tempo dalla Grecia classica alla velocità della luce, dal cinema alla fotografia, dal colonialismo a Einstein. Accanto a lui, oltre all’équipe che lo segue da quando, nel 2005, ha realizzato Il flauto magico di Mozart per i Teatri La Monnaie di Bruxelles e San Carlo di Napoli, ha voluto Dada Masilo, affascinante danzatrice e coreografa sudafricana che si è rivelata in questi ultimi anni per il suo eclettismo nel reinterpretare i classici del balletto.

    Le opere di William Kentridge sono esposte nei principali musei del mondo fin dal 1990, compreso il Documenta di Kassel, il MOMA di New York, l’Albertina di Vienna e il Jeu de Paume di Parigi. Nel 2011 la rilettura del Flauto Magico di Mozart è stata presentata al Theatre de la Monnaie di Bruxelles e alla Scala di Milano. Ha diretto The Nose di Shostakovich per il Met Opera di New York nel 2010, anno in cui il MOMA ha ospitato una grande mostra a lui dedicata. Sempre nel 2010 ha ricevuto il prestigioso Kyoto Prize grazie al suo impegno letterario e filosofico e ha presentato al Louvre il progetto Carnets d’Egypte, concepito appositamente per la sezione egizia del museo parigino. È Membro Onorario dell’American Academy of Arts and Letters, componente dell’American Philosophical Society e dell’American Academy of Arts. Nel 2012 ha tenuto il ciclo di conferenze Charles Eliot Norton ad Harvard e ha ricevuto la laurea honoris causa dall’University of London ed è stato insignito del Dan David Prize awarded dalla Tel Aviv University.
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