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Jean Claude Malgoire, la Grande Ecurie et la Chambre du Roy

in onda lunedì 26 novembre alle ore 6,00 (quarta puntata)

Jean Claude Malgoire, la Grande Ecurie et la Chambre du RoyNel nostro ultimo appuntamento con La Grande Ecurie et la Chambre du Roy, vogliamo toglierci la curiosità di sapere qualcosa di più sul pomposo e composito nome dell'ensemble musicale francese.

La Grande Ecurie, (in italiano la Grande Scuderia) appartiene alla complessa articolazione della dimora reale di Versailles; posta sotto l'autorità del M. Le Grand (Grande Scudiero), che aveva l'incarico di mantenere i cavalli reali perfettamente preparati per la caccia o per la guerra, ad essa è giustapposta specularmente la Petite Ecurie (comandata da M. Le Premier, il Primo Scudiero) di uguale forma e grandezza, con la stessa architettura a ferro di cavallo e ugualmente decorata con sculture di ispirazione arcaica e di animali.

Costruita alla fine del XVII secolo, la Grande Ecurie accoglieva i 600 cavalli del Re Sole, ma anche i suoi scudieri, i palafrenieri, i paggi e i musicisti, mentre la Chambre du Roy era il cuore del castello: a questi due luoghi così significativi e simbolici della Francia di Luigi XIV ha voluto rendere onore la "Grande Ecurie et la Chambre du Roy"; il gruppo, che propone il suo repertorio barocco con strumenti originali, ha al suo attivo una importante carriera concertistica e discografica (ha vinto premi di rilievo come il Victoire de la Musique e quello dell'Académie du Disque Lyrique.

L'ensemble è guidato da sempre da Jean Claude Malgoire,considerato uno dei pionieri della riscoperta della musica su strumenti d'epoca; nato ad Avignone nel 1940, il musicista rilegge i repertori barocchi liberandoli dalle invadenti influenze delle datate interpretazioni romantiche e wagneriane; nella ricerca sul suono degli strumenti antichi compie le sue sperimentazioni, aprendo la strada a tutti i grandi studiosi ed interpreti degli anni '70; a lui dobbiamo la riscoperta di alcune grandi opere del repertorio barocco tra esse il Rinaldo di Haendel, l'Alceste di Lully, Les Vêpres Solennelles di Charpentier); la sua curiosità lo ha portato ad esplorare anche la musica contemporanea; Malgoire è stato anche uno dei solisti dell' Ensemble 2E2M e dell'Ensemble Européen de Musique Contemporaine fondato da Bruno Maderna.

Dell'Ariodante di Georg Friedrich Haendel di cui ascolteremo oggi l'Ouverture, così leggiamo nelle cronache dell'epoca: "Siamo informati che quando Mr. Haendel servì le loro Maestà con la sua nuova opera di Ariodante, sua Maestà espresse grande soddisfazione per la composizione, e fu graziosamente compiaciuto di sottoscrivere la somma di 1000 sterline per allestire l'opera nella stagione del Covent Garden (London Daily Post, novembre 1734).

Come contraltare all'opera inglese offriamo una selezione dalla tragédie-lyrique Alceste, ou le triomphe d'Alcide, seconda produzione del binomio Lully-Quinault, compositore e librettista che nella seconda metà del XVII secolo rappresentano le massime personalità dell'opera schiettamente francese; quest'opera mette in musica la tragedia di Euripide nel 1674, anche se la più famosa versione sarà quella del 1767 ad opera dell'altro importante binomio Gluck - De' Calzabigi; nell'esecuzione che ascoltiamo compare anche l'Ensemble Vocal Sagittarius, in una incisione del 1994.

Vi proponiamo poi uno delle composizioni strumentali più note di tutto il Settecento, la cui grandezza sta nella molteplicità di letture che essa offre, da quella formale a quella storica a quella del semplice e diretto piacere dell'ascolto: si tratta della Musica per i Reali fuochi d'artificio di Haendel; la puntata si conclude con un Salmo per soli, coro, orchestra e continuo di Antonio Vivaldi: il Beatus Vir in cui l'Ensemble Vocal Raphael Passaquet completa validamente la compagine diretta da Jean Claude Malgoire.

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