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OTIS REDDING


Al Festival di Monterey, nell’estate del 1967, ci sono due neri che spopolano, in mezzo a un popolo di bianchi. Uno è Jimi Hendrix, che brucia la sua chitarra alla fine del suo concerto. L’altro è Otis Redding, la voce più carismatica del soul. Nato in Georgia, nel 1941, Redding è stato spesso l’autore delle sue canzoni, qualche volta le ha prodotte, ha sempre collaborato con la Stax Records di Memphis, l’etichetta che ha lanciato la soul music in tutto il mondo, nel cuore degli anni Sessanta. Respect, (Sittin’ On The) Dock Of The Bay, These Arms Of Mine, Pain In My Heart, I’v Been Loving You Too Long: capolavori, non solo del genere, che riascolteremo in un Ritratto che si spezza bruscamente, con la sciagura aerea che lo ha portato via dal successo, proprio alla fine di quel 1967 che lo aveva incoronato come miglior cantante nero dell’anno.






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Di e con John Vignola, andato in onda il 5 luglio 2013

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