Compositore, pianista, artista visivo, Daniele Lombardi associa da sempre la pratica musicale a una riflessione di tipo teorico e storico che segue passo per passo ogni suo progetto. Quando ha compiuto un vasto lavoro sulla musica delle avanguardie storiche degli inizi del Novecento e ha eseguito un gran numero di composizioni di musica futurista italiana e russa - autori come George Antheil, Leo Ornstein, Alberto Savinio, Alexandr Mossolov, Arthur Vincent Lourié - Daniele Lombardi ha pubblicato, per esempio, il volume Il suono veloce: Futurismo & Futurismi in musica (1996), mentre un altro studio, Scrittura & Suono (1984), ha accompagnato la sua ricerca di nuove forme di notazione musicale.

Da sempre, inoltre, Lombardi ha nutrito profondo interesse per una idea multimediale dell'arte, ed essendosi formato anche come artista visuale lo ha portato a cercare una dimensione che inglobi segno, gesto e suono in una sola idea di "percezione molteplice", tra analogie, contrasti, stratificazioni e associazioni.

Dal 1969 ha prodotto disegni, dipinti, computer graphics e video che sono concepite appunto come forme di notazione: maniere di transcodificare i suoni in immagini e di fissarli in segni capaci di renderli riproducibili. Sono, secondo le parole di Lombardi, notazioni non di musica composta, ma di eventi, "fatti sonori", a volte inseriti nel contesto di iniziative come l'Ipotesi di un teatro metamusicale, del 1972.

Lombardi è convinto che per restituire il legame immediato, inscindibile, che sussiste fra espressione visiva e sonora, possano essere usati anche oggetti sonori già pronti, veri e proprii "ready-made", come nel caso del suo recente La luce, melologo su testi di Pier Paolo Pasolini, dove compaiono, come sfondi sonori, rumori di ambienti registrati da alcune pellicole di Pasolini.

Musiche di Daniele Lombardi sono state eseguite nei maggiori centri musicali d'Europa e nei Festival più importanti, spesso utilizzando sistemi integrati per la proiezione di immagini che riproducono, distorcono, filtrano e trasformano i segnali della sorgente sonora. Come pianista, Lombardi costruisce percorsi piuttosto originali, nei quali autori romantici come Chopin o Heller possono trovarsi accanto a compositori di oggi.

Ha diretto per alcuni anni a Roma il festival Nuova Musica Italiana e Nuova Musica Internazionale, ha fondato e diretto con Bruno Nicolai la rivista La Musica e si è occupato anche delle linee di programmazione artistica della Casa Editrice Musicale Edipan. Attualmente insegna pianoforte al Conservatorio "G.Verdi" di Milano.


Daniele Lombardi

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