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Marcello Viotti a Saarbrücken

in onda martedì 24 novembre alle ore 17,00

Marcello Viotti a Saarbrücken Da fabbro nella forgia paterna a direttore della Fenice: vita e carriera di Marcello Viotti sono spesso descritte come lo svolgersi di una di fiaba, che parte da quel cantone del Vaud nella Svizzera francese dove il maestro nacque nel 1954 e trascorse la prima parte della sua vita.

La sua formazione musicale avviene a Losanna, dove Viotti studia pianoforte, canto e violoncello, e a Ginevra, dove fonda una orchestra di strumenti a fiato con la quale ventenne debutterà come direttore; l'impulso maggiore al decollo professionale Marcello Viotti lo ottiene vincendo nel 1982 a Sanremo il primo premio al Concorso Internazionale per direttori d'orchestra intitolato a Gino Marinuzzi.

Da allora Viotti compare alla testa delle più importanti orchestre italiane ed europee ricoprendo incarichi di prestigio, con una particolare predilezione per il teatro d'opera: direttore per quattro anni all'Opera di Torino, poi direttore artistico all'Opera di Lucerna, quindi "Generalmusikdirektor" dell'Opera di Brema; si ricordano tra le altre le sue produzioni operistiche alla Scala di Milano, all'Opernhaus di Zurigo, al Metropolitan di New York, alla Deutsche Oper di Berlino.

L'amore di Viotti per la parola cantata, sviluppato negli studi e presente nelle corde più intime del musicista, segna gran parte della sua attività e parzialmente contraddistingue le sue testimonianze discografiche; di lui la stampa svizzera disse che "era un innamorato della parola, per lui era importante soprattutto l'intelligibilità del testo cantato, voleva prima di tutto fare capire al pubblico la storia".

La carriera di Viotti culminerà nel 2002 con la nomina a direttore musicale del Gran Teatro la Fenice, che egli guiderà con passione nella sua ripresa dopo l'incendio del '96 fino al recupero dello storico teatro nel 2003; si ricordano qui particolarmente le sue realizzazioni di Thaïs, Traviata, Attila e I pescatori di perle; Viotti rimarrà a capo del teatro veneziano fino al febbraio del 2006 quando, durante le prove di una Manon di Massenet a Monaco, viene colpito da un ictus e appena cinquantaduenne, come mestamente dirà il fratello dando la notizia della sua morte, "passa la bacchetta nella mano sinistra".

Nella capitale bavarese Viotti aveva lavorato dal 1998 come direttore stabile della Münchner Rundfunkorchester; a capo dell'orchestra della radio di Monaco il direttore ebbe una intensa attività di concerti e registrazioni discografiche e nella stagione 1999/2000 Viotti vi realizzò un interessante progetto intitolato Paradisi Gloria, che propose in una serie di fortunati concerti il non frequentatissimo repertorio della musica sacra del XX secolo.

Quest'oggi avremo modo di ascoltare due testimonianze discografiche di un altro importante momento della carriera di Viotti svolto nella regione tedesca del Saarland come direttore dell'Orchestra Sinfonica della Radio di Saarbrücken.

Inizieremo con il Concerto n. 1 per violino e orchestra op. 6 di Niccolò Paganini inciso da Viotti con il violinista Alexander Markov e la Rundfunk-Symphonieorchester di Saarbrücken.

Ascolteremo quindi l'ultima delle Sinfonie composte per intero da Franz Schubert, quella Sinfonia in do maggiore D 944 detta "La Grande" che l'autore non vide mai eseguita in vita, e che è nella sua ricchezza tematica e nell'ampiezza delle proporzioni simbolo eccelso della schubertiana "divina lunghezza"; l'incisione che vi proponiamo, con Marcello Viotti a capo dell'Orchestra Sinfonica della Radio di Saarbrücken, risale al 1993.
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