Curarsi con i libri Ella Berthoud, Susan Elderkin Della biblioterapia. Tutto è stato raccontato e quindi qualunque malessere dell'anima e perfino del corpo possono trovare un rimedio nella lettura. Le pene d'amore con Madame Bovary, l'apatia con Il postino suona sempre due volte, il mal di testa con Hemingway, i reumatismi con il Marcovaldo di Calvino.. Un viaggio arguto, intrigante, sorprendente fra i libri, con l'ironica certezza che leggere non fa mai male. Anzi.. |
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Il popolo e gli dei Giuseppe De Rita, Antonio Galdo Governati da entità remote, incapaci di riconoscersi nella politica, in balia della bolla dei mercati, gli italiani stanno perdendo il senso dell'appartenenza a un orizzonte comune e la forza della condivisione. Si allarga il gap tra la "gente" e la élite che dovrebbe indicare prospettive e strade e invece ha fallito. Il buco resta aperto e occorre da subito impegnarsi a ricucire relazioni e a ridurre il differenziale della disuguaglianza. |
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Suburra Carlo Bonini, Giancarlo De Cataldo Romanzo del degrado che sprofonda in se stesso. Forse, nemmeno romanzo perché la Suburra che diventa immagine del mondo e si dilata oltre ogni argine, non ha nulla di romanzesco, di quello che potrebbe dare una parvenza dignitosa persino alla criminalità. Post-romanzo criminale, dunque, dove non ci sono più gerarchie, valori, desideri, ma solo l'iterazione meccanica dei misfatti e la palude di un'umanità senza riscatto. |
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Sacro Gra Nicolò Bassetti, Sapo Matteucci Un progetto sul Grande Raccordo Anulare di Roma, in cui ci stanno il libro e il film di Gianfranco Rosi che ha vinto alla Mostra di Venezia. Un censimento e una mappa, un viaggio nomade e fantastico intorno all'anello che circonda Roma, invisibile e incredibile a un passo dal guard-rail. Armenti e cementi, il protettore delle palme, Corviale e Malagrotta, la guerra delle anguille.. Il totem circolare della modernità sul bordo di un'arcaica mostruosità. |
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Il linguista senza qualità Nunzio La Fauci, Ferdinand de Saussure Sono passati cento anni dalla morte di Ferdinand de Saussure, senza il quale non ci sarebbe la linguistica moderna. Pochi scritti, depositi postumi di appunti in via di esplorazione, bilanci tuttora lontani da una conclusione. De Saussure rovescia il paradigma sostanzial-formale della lingua e nella lingua si addentra, stando inesorabilmente al suo interno, in un dentro-fuori impossibile e necessario, alla ricerca del tessuto di differenze e relazioni che la costituiscono, la fanno essere e divenire.. |
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Sei come sei Melania Mazzucco Eva ha un padre, Christian, che è morto e uno, Giose, a cui è stata tolta perché giudicato inadeguato ad allevarla. Eva fugge dai pregiudizi di una scuola e torna da Giose per ricucire il filo interrotto della sua vita. Nessuna sociologia, una storia d'amore e sulla forza dell'amore che, al di là dei ruoli che le convenzioni pretendono di imporre, unisce tre esistenze. Melania Mazzucco non indugia e non devia, segue il viaggio a ritroso di Eva, indomita eroina alla ricerca di sé. |
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Ci rivediamo lassù Pierre Lemaitre Un giallista, contro il pregiudizio che pesa sugli scrittore popolari, vince il Prix Goncourt con un romanzo che intreccia il piacere del racconto, la sapienza della costruzione e un impietoso sguardo noir sulla storia che ieri come oggi decreta vincitori e vinti. Albert e Edouard, reduci della prima guerra mondiale, si scoprono ai margini dalla società che li ha mandati al fronte e si vendicano della retorica e del cinismo di chi trasforma la guerra e la sua memoria in un affare. |
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La Crusca risponde Marco Biffi, Raffaella Sette (a cura di) La gloriosa Crusca risponde ai quesiti sulla grammatica e sul lessico. Tanti, a dimostrare il diffuso bisogno di chiarezza e anche l'idea ingenua e diffusa che la lingua sia un deposito da preservare e conservare, intangibile dalla storia e imbalsamato in un sistema di norme. Tante domande che ci facciamo e altrettante risposte non assiomatiche ma calate nell'uso e nel divenire degli usi. |
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Savonarola Donald Weinstein Un nuovo studio sul profeta che incendiò Firenze alla fine del '400. Una parabola sconvolgente e tragica, promesse, entusiasmi, la straordinaria capacità di capire le energie contraddittorie di una città e di un tempo e di convogliarle in un progetto politico nel segno di un'utopia realizzata. Nel rogo che ne chiude la storia, il segno di una convulsione interna, di un'ambizione che fagocita se stessa e la solitudine in cui implode il sogno assoluto di un leader. |
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Italia ventunesimo secolo Marco Imarisio Uno di quei libri che servono da mappa. Un catalogo di nefandezze e disastri, le voci che scandiscono gli ultimi quindici anni di una cronaca, scritta lì in quel momento come si addice a chi le storie le vive e le racconta in tempo reale. Una cronaca che, nella distanza temporale che via via si allarga, si avvita con la storia. Andreotti e Anna Maria Franzoni, Schettino, Yara Gambirasio, noti e ignoti che raccontano di quello che siamo diventati. |
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Doctor Speep Stephen King Torna Danny, il figlio del folle Jack Torrance di Shining. Torna quarantenne, sbandato, alcolista e sempre con la dote della "luccicanza". Anche gli incubi dell'Overlook Hotel sono tutt'altro che domati e in più si aggiunge la lotta contro i True Knot, una setta di immortali demoniaci che uccidono i bambini con gli stessi poteri di Dan. Il paranormale si infila dappertutto e coinvolge anche un gatto. King ha esitato a lungo, ma poi ha ceduto all'attesa e ha scritto con il consueto, scarno, realismo un complicato sequel.. |
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Il custode del museo delle cere Raffaele Nigro Un nonno che sognava il socialismo porta il nipote diciottenne nel museo delle cere. Che si animano e si raccontano: barbari e latini, re, briganti e scrittori. Un modo per ripercorrere la storia e domandarsi se l'utopia è defunta o se invece possa rinascere. Federico II, un brigante, Leonardo Sciascia, Carmelo Bene. Nigro procede con passione. E con l'ironia conclusiva sull' "inutilità e l'opportunità di una siffatta narrativa". |
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Verde, storia di un colore Michel Pastoreau Dopo il blu e il nero, Pastoreau si concentra sul verde e ne ripercorre una storia segnata da un'ambiguità simbolica di fondo: da una parte, colore della natura, della libertà, della salute, dell'ecologia, della speranza, dall'altra, un colore velenoso, associato alla rabbia e all'instabilità Il massimo del successo a partire dal Settecento, con i Lumi prima e poi con il Romanticismo. I percorsi trasversali sono sempre affascinanti. |
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Il miracolo coreano Andrea Goldstein Fra le tigri orientali che si affermano nell'economia mondiale, la Corea del Sud si segnala per un modello di successo che ha rovesciato la marginalità degli anni Sessanta: un miracolo economico dovuto alla forza di conglomerate a conduzione familiare, una politica di pianificazione lungimirante, l'investimento nel capitale umano. Non è tutto oro quello che brilla, certo, in ogni caso tanti motivi per riflettere sulla nostra condizione. |
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C'è modo e modo di sparire Nina Cassian Il divenire della poesia di Nina Cassian che nasce in Romania nel 1924. Inizia con estri surreal-avanguardistici che il regime comunista non apprezza, fino a quando, nel 1985, decide di vivere negli Stati Uniti. Poesia lirica e viscerale - "leggi il mio libro e inebriati dell'aroma della mia carne", poesia esistenziale sul bordo del nulla, disincanto e un sogno, per lei che scrive in inglese e si inventa una strana e misteriosa lingua personale, lo spargano: "Risorgerò un giorno nella lingua romena". |
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