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Il nuovo rapporto Qualivita 2014 su Dop, Igp e Stg. Un'Italia che funziona

Dop, Igp e Stg. Numeri, mercati e classifiche
 

È stato presentato stamattina al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali il rapporto 2014 sulle produzioni agroalimentari italiane redatto da Qualivita ISMEA e AICIG. Noi c’eravamo! Ecco cosa è emerso.

L’Italia è il paese più ricco di prodotti tipici certificati, con un totale di 269 denominazione d’origine. I cugini Francesi sono al secondo posto con 219 prodotti a marchio europeo seguiti dalla Spagna che ne conta 180.

Sorprende la Cina che negli ultimi anni ha registrato ben 4 Dop e 6 Igp.

Nel nostro Paese è l’Emilia Romagna la regione con il maggior numero di denominazioni d’Origine (41) seguita dal Veneto (36) e dalla Lombardia (31).

Il mercato che più apprezza i nostri prodotti tipici si conferma il tedesco. In Germania ben arriva il 17,8% delle nostre esportazioni a Indicazione Geografica. Seguono gli USA (12,1%) e la Francia (6,9%).

Ecco i prodotti top dell’Italia delle denominazioni territoriali (Dop, Igp e Stg).

IL PODIO

1° - Grana Padano DOP

Con circa 885 milioni di euro di fatturato alla produzione nazionale, 1,5 miliardi al consumo nazionale, 530 milioni all’export e il 30% della sua produzione che varca i confini nazionali il Grana Padano DOP guida la classifica 2014.

 

2° - Parmigiano-Reggiano DOP.

Secondo posto, ma staccato di pochissimo dal primo, per il Parmigiano-Reggiano DOP: 809 milioni di euro il fatturato alla produzione nazionale, 1,5 miliardi al consumo nazionale e 460 milioni all’export. Anche in questo caso il 30% della produzione viene esportato.

 

3° – Mela Alto Adige IGP

Terza principalmente in merito alla quantità percentuale exportata (pari al 61%) ha comunque buone performance economiche.


 

  

Ottime performance economiche anche per il Prosciutto di Parma DOP (4°): 500 milioni di euro per il fatturato alla produzione nazionale, 1,5 miliardi al consumo nazionale e 241 milioni all’export.

Il Pecorino Romano DOP (4° pari merito) primeggia soprattutto per la quantità di produzione certificata esportata.

 

La posizione di ciascuna produzione nella graduatoria finale scaturisce dalla media aritmetica delle posizioni ottenute in altre singole graduatorie. Le variabili scelte – ritenute importanti per il loro “potere esplicato” in termini di performance - per le singole graduatorie sono:

• Fatturato alla produzione sul mercato nazionale;

• Fatturato al consumo sul mercato nazionale;

• Fatturato da export;

• Quantità esportata.

 

 

Un piccolo ripasso:

DOP: Denominazione di Origine Protetta:

"Il nome di una regione, di un luogo determinato o di un paese che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare originario di tale regione, luogo o paese e le cui qualità o le cui caratteristiche siano dovute essenzialmente o esclusivamente all'ambiente geografico comprensivo dei fattori naturali ed umani e la cui produzione, trasformazione ed elaborazione avvengano nell'area delimitata".

IGP: Indicazione Geografica Protetta:

"Il nome di una regione, di un luogo determinato o di un paese che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare originario di tale regione, luogo o paese e di cui una determinata qualità, la reputazione o un'altra caratteristica possa essere attribuita all'origine geografica e la cui produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avvengono nell'area geografica determinata".

STG: Specialità Tradizionale Garantita

Questa denominazione spetta agli alimenti ottenuti da materie prime o ingredienti utilizzati tradizionalmente o con un metodo di produzione tradizionale in uso in Italia da almeno 30 anni. Sono esclusi i prodotti il cui carattere specifico sia legato alla provenienza geografica; questo aspetto distingue le STG dalle DOP e dalle IGP.

Gli esempi italiani di prodotti STG sono la pizza napoletana e la mozzarella.

 

 


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