Fuori orario

Dal 30 settembre al 6 ottobre 2018

In onda dal 30 settembre al 6 ottobre 2018

Domenica  30 settembre    2018                RAI3                       dalle 1.30 alle 6.00  (270’)

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

presenta

 

FRONTIERE E FOGLI DI VIAGGIO NEL CINEMA DI FRANCO GIRALDI

a cura di Paolo Luciani

 

nella notte

 

UNA VITA IN GIOCO

(Italia  1991 colore) seconda parte  81’45”

regia Franco Giraldi; soggetto e sceneggiatura Lidia Ravera, Mimmo Rafele con la collaborazione di F. Giraldi; fotografia Dario Di Palma; montaggio Antonio Siciliano; musica Luis Bacalov; fonico di presa diretta Tullio Morganti; aiuto regia Marco Turco; direttore di produzione Massimo Alberini produzione Rai – Pont Royal di Carlo e Roberta Tuzii

con   Mariangela Melato, Laura Di Marino, Ennio Fantastichini, Fabio Traversa, Carola Stagnaro, Nicoletta Boris

prima messa in onda su RaiDue 17/01/1991

Marianna è una agiata signora romana benestante ed in crisi con il suo uomo, un regista televisivo spesso, troppo assente. La svolta nella sua vita sembra giungere quando le viene proposto di insegnare in una periferia degradata della città. Dentro di se pensa che la sfida le possa servire per riscattare il tempo che sente di avere inutilmente perduto.  Ma la realtà è molto diversa, fare breccia nella diffidenza dei ragazzi sembra una impresa impossibile…Una delle interpretazioni più intense della Melato; il grande successo di pubblico e l’ottima accoglienza della critica portano ad una nuova serie, diretta questa volta da Giuseppe Bertolucci.

 

FINCHE’ DURA LA MEMORIA – TRIESTE 1948

(Italia  1982 bianco/nero e  colore) seconda  parte   durata 59’28”

Seconda parte del documentario "Trieste 1948", sugli effetti della risoluzione del Cominform (Ufficio d’informazione dei partiti comunisti e operai d'Europa) del 28 giugno 1948 sul partito comunista del Territorio Libero di Trieste, Friuli Venezia Giulia (sotto l'amministrazione alleata, oggi Italia), risoluzione che espulse dal consesso comunista internazionale il partito comunista Jugoslavo di Tito (al quale il partito comunista triestino era fortemente legato) reo di aver perseguito una politica ostile all'Unione Sovietica, nazionalista e antidemocratica e di aver violato i principi teorici e pratici del marxismo, sulla riorganizzazione del partito comunista triestino sotto la guida di Vidali sulla base delle vecchie tradizioni internazionaliste, sulla situazione interna jugoslava che si evolvette verso nuove forme di organizzazione del lavoro e di ricerca del consenso delle masse, andando verso un socialismo dal volto più umano, nonostante rimasero ancora tracce consistenti di stalinismo; sulla repressione, l'arresto e l'internamento nel campo di concentramento di Goli Otok dei comunisti italiani cominformisti voluti da Tito; sulle questioni territoriali tra Slovenia e Italia; sui rapporti tra i comunisti internazionalisti e jugoslavi. 

 

IL LUNGO VIAGGIO seconda puntata

(Italia 1975  colore)  durata  56’41”

regia Franco Giraldi; sceneggiatura Luciano Codignola, ispirata ai racconti IL SOSIA, MEMORIE DAL SOTTOSUOLO, UNA BRUTTA STORIA di Fedoer M. Dostoevskij  a scritti di Ivan Turghenev e di Aleksandr Herzen; collaborazione alla sceneggiatura F. Giraldi e Erika Szanto; fotografia Igor Sik, montaggio Gabriella Cristiani; musica Luis Bacalov; costumi Maria Hruby; scenografia Laszlo Duba; coproduzione Rai – Magyar Televizio Budapest, realizzata dalla AlFrau Cin.ca

interpreti principali: Jan Englert, Ivan Darvas, Flavio Bucci, Ottavia Piccolo, Glauco Mauri

Ivan Petrovic, un oscuro impiegato statale oppresso dalla solitudine e dal suo senso della propria mediocrità, chiudendosi sempre più in una allucinata follia, cerca disperatamente di cancellare questa sua immagine grigia e mediocre costruendo in alternativa un altro "se stesso" sicuro, ricco, intrigante, un "sosia" che diventa sempre più palpabile, invadente e reale, un maligno e intrigante doppione di Ivan Petrovic che trama contro di lui e con il quale ha estenuanti e allucinanti dialoghi. Attiratolo infine con un tranello in casa di Klara, della quale Ivan è segretamente innamorato, colleghi e superiori lo consegnano al medico Rutenspitz perché lo accompagni in manicomio.

 

 

 

Venerdi  5  ottobre   2018                                 RAI3              dalle  02.00 alle 06.00   (240') 

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

presenta

 

FRONTIERE E FOGLI DI VIAGGIO NEL CINEMA DI FRANCO GIRALDI

a cura di Paolo Luciani

 

nella notte

 

LA GIACCA VERDE

(Italia  1979  colore)  durata 117’34”

regia Franco Giraldi; sceneggiatura Lucio Battistrada, Cesare Garboli, Sandro Onofri, F. Giraldi, dal racconto omonimo di Mario Soldati; fotografia Dario Di Palma; montaggio Raimondo Crociani; musica Luis Bacalov; costumi Danda Ortona; scenografia Guido Josia, Francesco D’Andria;  una realizzazione di Arturo La Pegna

con  Jean Pierre Cassel, Senta Berger, Renzo Montagnani, Vittorio Sanipoli, Laura Trotter, Renzo Marignano, Adriana Russo

1946 a Roma, un giovane e celebre direttore di orchestra, interrompe improvvisamente le prove dell’Otello di Verdi perché ha riconosciuto nel timpanista una persona che aveva frequentato durante la guerra, quando tutti e due erano residenti in un paesino abruzzese. Se l’orchestrale si faceva passare per un importante musicista, il direttore si nascondeva dietro l’identità di un bancario ed assecondava le millanterie dell’altro, in un gioco perverso che gli permetteva anche di poter approfittare delle attenzioni di una bella ex diva del regime che li ospitava entrambi. L’incontro inaspettato durante le prove fa scattare nel superbo direttore una serie di rimorsiche portano a galla la sua meschinità; non riuscirà più a dirigere l’opera, perché incapace di dirigere quello che aveva sempre considerato come una persona a lui inferiore.

 

 

LA CITTA’ DI ZENO – A Trieste con Italo Svevo

(Italia 1978  bianco e nero e colore)  durata 87’22”

regia Franco Giraldi; fotografia Guido Bertoni

con Omero Antonutti, Letizia Fonda Svevo, Franco Basaglia,  Antonio Pastrovicchio

Nel cinquantenario della scomparsa di Svevo, Giraldi realizza quello che è orma considerato come un classico del documentarismo biografico-culturale; la vicenda umana e letteraria dello scrittore è scandita con quella della città di Trieste, nel momento storico che ne fece il crocevia ed il crogiuolo d’Europa.

 

 

 

 

Sabato 6  ottobre 2018                                RAI3                              dalle 1.20 alle 6.00  (280’)

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

presenta

 

FRONTIERE E FOGLI DI VIAGGIO NEL CINEMA DI FRANCO GIRALDI

a cura di Paolo Luciani

 

nella notte

 

QUATTRO STORIE DI DONNE – LUISA  

(Italia  1989 colore)     durata   82’30”

regia Franco Giraldi; soggetto  Ennio De Concini; sceneggiatura Cristina Comencini, E. De Concini; fotografia Dario Di Palma; montaggio Antonio Siciliano; costumi Francesca Morandini;  aiuto regia Marco Turco; scenografia Umberto Turco; organizzatore generale Sandro Amati; produzione Rai – S. Amati

con Senta Berger, Cristina Marsillach, Gianni Garko, Memè Perlini, Paolo Pietrangei, Sandro Genesi, Luciana Luciani

prima messa in onda su RaiDue 03/02/1989

“Un posto di responsabilità in banca, un ex marito simpatico, una nuova storia importante e una figlia di diciotto  anni: la vita di Luisa cambia improvvisamente ed inaspettatamente  quando scopre di essere lei nuovamente incinta, a quaranta anni…insieme alla notizia che anche la figlia è in dolce attesa. In solitudine e silenziosamente rinuncia alla nuova maternità…” (dal Radiocorriere)

 

 

IL LUNGO VIAGGIO terza puntata

(Italia 1975  colore)  durata  69’54”

regia Franco Giraldi; sceneggiatura Luciano Codignola, ispirata ai racconti IL SOSIA, MEMORIE DAL SOTTOSUOLO, UNA BRUTTA STORIA di Fedoer M. Dostoevskij  e scritti di Ivan Turghenev e di Aleksandr Herzen; collaborazione alla sceneggiatura F. Giraldi e Erika Szanto; fotografia Igor Sik, montaggio Gabriella Cristiani; musica Luis Bacalov; costumi Maria Hruby; scenografia Laszlo Duba; coproduzione Rai – Magyar Televizio Budapest, realizzata dalla AlFrau Cin.ca

interpreti principali: Jan Englert, Ivan Darvas, Flavio Bucci, Ottavia Piccolo, Glauco Mauri

Terzo episodio dello sceneggiato tratto da racconti dello scrittore Fedor Dostoevskij. E' l' alba e il villaggio della stazione di posta si sta risvegliando: la serenita', la ragione, la normalita' sembrano regnare. Il Conte puo' osservare con affetto i contadini al lavoro, puo' riflettere su un mondo di distensione. Sara' il Giornalista, ancora turbato e commosso, a riproporgli lo spinoso tema: se la follia sia il solo modo per uscire da una realta' insopportabile. L' aristocratico ribatte che, in fin dei conti, esiste ancora l' amore tra gli uomini, la solidarieta' nel dolore, la concatenazione dei destini. Il giornalista inizia, con sarcasmo, a raccontargli la seconda parte di Memorie del sottosuolo per dimostrare come l' infelicita' possa portare alla bonta', ma assai piu' spesso alla crudelta' e all' aggressione. Il protagonista, l' uomo del sottosuolo, viene visto durante un festino organizzato da alcuni suoi colleghi. Nel corso della cena, la goffaggine, la stranezza dell' uomo sono causa del suo inevitabile isolamento. Fra collera, ubriachezza e disprezzo, il nostro discute con gli altri ospiti: l' impossibile dialogo e' la sua stessa pena di vivere. I commensali si recano in un atelier di moda, che in realta' e' una casa di appuntamenti. L' uomo vi giungera' piu' tardi, da solo, dopo un tragitto in carrozza durante il quale fantastica di sfide e riconciliazioni. Nell' atelier deserto trova una sola ragazza, Liza. Smaltita l' ubriacatura, fa il moralista con la compagna, dipingendole le gioie di una vita regolare ed onesta, poi le da' il proprio indirizzo perche' venga da lui se vuole ritrovare se stessa. Quando Liza si decide a raggiungerlo, viene accolta dall' ospite con inaudita e disperata violenza. Tutto l' incontro, agitato da rimorsi, pianti, brutalita' e desiderio di purificazione, si conclude con la fuga di lei, con l' inutile tentativo dell' uomo di richiamarla. (da Il Radiocorriere )

 

EX JUGOSLAVIA – FOGLI DI VIAGGIO   seconda puntata  IDENTITA’ DI FRONTIERA

(Italia   1994 colore)   durata 57’14”

regia   Franco Giraldi; a cura di Giacomo Gambetti; consulenza Ugo Pirro; fotografia Claudio Elena; montaggio Anna D’Amici

Puntata incentrata sulle vicende storiche della ex Jugoslavia prima e dopo la guerra. Testimonianze di cittadini sui rapporti tra Tito e Stalin, sul il grande esodo dall' Istria durante la seconda guerra mondiale., sulla pulizia etnica  e le sofferenze della popolazione

 

 

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