Solisti

Gabriele Pieranunzi

violino

Diplomato a sedici anni sotto la guida di Arrigo Pelliccia, si è poi perfezionato con Salvatore Accardo, Franco Gulli e Stefan Gheorghiu e si è presto imposto all’attenzione come uno dei migliori violinisti dell’ultima generazione grazie alla vittoria in importanti competizioni internazionali quali il concorso “Niccolò Paganini” di Genova, il “Tibor Varga” di Sion, il “Ludwig Spohr” di Friburgo, “Giovan Battista Viotti” di Vercelli, il “Rodolfo Lipizer” di Gorizia e il “Romano Romanini” di Brescia. Oggi è ospite regolare nelle più importanti istituzioni concertistiche italiane ed europee, fra cui l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, l’Accademia Chigiana di Siena, i teatri Regio di Torino, San Carlo di Napoli, Carlo Felice di Genova, Comunale di Bologna, Coliseum di Buenos Aires, l’Orchestra Sinfonica “Giuseppe Verdi” di Milano, Orchestra da Camera di Mantova, City of Birmingham Symphony Orchestra, Bournemouth Symphony Orchestra, Franz Liszt Chamber Orchestra di Budapest, Malmöe Symphony Orchestra, i festival Due Mondi di Spoleto, Bemus di Belgrado, Settimane Musicali di Stresa. Proprio in quest’ultimo ha interpretato nel 2000 l’integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven.

Ha collaborato con vari direttori, fra cui Aldo Ceccato, Alun Francis, Lü Jia, Umberto Benedetti Michelangeli, Matthias Bamert, Gianandrea Noseda, Julian Kovatchev, Jeffrey Tate, e solisti come Boris Belkin, Bruno Canino, Rocco Filippini, Franco Petracchi, Pietro Borgonovo, Alain Meunier, Andrea Lucchesini, Laura De Fusco, Luis Claret, Rainer Kussmaul, Roberto Cominati e Alfons Kontarsky. Nel 2004 è diventato primo violino di spalla Dell’Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli, ruolo che ricopre anche nell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nel febbraio 2006 ha pubblicato l’integrale dei Quartetti per pianoforte e archi di Fauré e nell’ottobre dello stesso anno ha inaugurato la stagione sinfonica del Teatro di San Carlo di Napoli con il Concerto per violino e orchestra di Kurt Weill, sotto la direzione di Jeffrey Tate. È stato invitato per due volte (2007 e 2008) in Giappone, riscuotendo un grande successo di pubblico. Ha di recente realizzato un cd con i due Quintetti per clarinetto e archi di Mozart insieme al clarinettista Alessandro Carbonare.

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