Parchi Nazionali
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Aree Marine Protette
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Agire per l'ambiente
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Stili di vita ecocompatibili
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Emergenza idrica

L’acqua appartiene a tutti gli abitanti della Terra ed è un diritto inalienabile, individuale e collettivo. Eppure numerosi sono i fattori che oggi sembrano compromettere la disponibilità delle risorse idriche del pianeta. Tra i fattori che destano maggiore attenzione vi sono i cambiamenti climatici all’origine della siccità e delle alluvioni e la contaminazione delle fonti di approvvigionamento. Cambiamenti climatici e siccità.

L’Intergovermental Panel on Climate Change (IPCC) osserva, nel Climate change 2007 – IV Rapporto di valutazione, che i cambiamenti del clima hanno originato “estese variazioni delle quantità delle precipitazioni, della salinità dell’oceano, delle strutture dei venti e delle tipologie di eventi estremi come siccità, forti precipitazioni, ondate di calore e intensità dei cicloni tropicali”.

Secondo i dati IPCC, l’intensificazione dell’effetto serra a seguito dell'aumento di CO2 nell'atmosfera spiegherebbe in buona parte l’aumento delle temperature nelle regioni già aride del pianeta e il conseguente calo delle precipitazioni. E spiegherebbe anche l’aumento delle precipitazioni nei periodi invernali e una loro diminuzione nei periodi primaverili nelle regioni a clima freddo. A questo proposito, l’IPCC chiarisce che “su molte grandi regioni sono stati osservati dal 1900 al 2005 […] significativi incrementi delle precipitazioni nelle parti orientali del Nord e del Sud America, nel Nord Europa e in Asia settentrionale e centrale.

È stata osservata al contempo una tendenza alla siccità nel Mediterraneo, nel Sahel, nell’Africa meridionale e in parti dell’Asia meridionale”. E aggiunge: “sono state osservate siccità più lunghe e più intense in aree sempre più estese a partire dagli anni Settanta, particolarmente nelle zone tropicali e sub-tropicali. L’aumento di periodi secchi, collegati alle alte temperature e alla diminuzione delle precipitazioni, ha contribuito alla siccità. I cambiamenti della temperatura sulla superficie del mare, delle strutture dei venti e la diminuzione del manto nevoso e della copertura nevosa sono anch’essi collegati alle siccità. La frequenza degli eventi di forte precipitazione è aumentata sopra la maggior parte delle terre emerse, in linea con il riscaldamento e con gli aumenti osservati di vapore acqueo in atmosfera”. Contaminazione delle fonti di approvvigionamento.

Oltre agli effetti del cambiamento climatico globale, altri fattori giustificano l’allarme per una vera e propria emergenza idrica lanciato da più parti. Tra questi, figurano l’aumento della popolazione mondiale che accresce enormemente la richiesta di risorse idriche e l'inquinamento delle principali fonti di approvvigionamento (cioè i fiumi, i laghi e le falde acquifere che rappresentano i serbatoi naturali di acqua necessaria per rispondere al fabbisogno dell’uomo).

All’origine dell’inquinamento dell’acqua sono:

  1. gli scarichi civili che riversano materia organica senza alcun trattamento di depurazione (inquinamento urbano) 
  2. gli scarichi industriali che raggiungono direttamente i fiumi o il mare, o che arrivano indirettamente a fiumi e laghi attraverso le precipitazioni meteorologiche (inquinamento industriale) 
  3. i fertilizzanti e i pesticidi usati in agricoltura che provocano l'inquinamento delle falde acquifere (inquinamento agricolo).

A questo proposito, proprio le attività agricole si distinguono come il comparto che è il maggiore consumatore di acqua dolce (80 percento) e grande utilizzatore di sostanze chimiche che impattano sull'ambiente e sulle risorse idriche. Di fronte a questo scenario, è quindi fondamentale individuare misure tecniche e normative che siano in grado di preservare le fonti di approvvigionamento idrico e garantire una sostenibilità a lungo termine dei sistemi di gestione dell'acqua.

Di seguito, ecco alcune azioni concrete per fronteggiare l’emergenza idrica del pianeta individuate dagli esperti (fonte Wikipedia): - desalinizzazione dell'acqua marina per usi agricoli o domestici; - monitoraggio costante dei livelli di precipitazioni atmosferica, per individuare eventuali periodi in cui la quantità di acqua richiesta supera quella disponibile; - adozione di piani di rotazione delle colture per minimizzare l'erosione del terreno e favorire la coltivazione di piante più resistenti alla siccità; - raccolta e stoccaggio dell'acqua piovana; - purificazione e depurazione dell'acqua già utilizzata per consentire un suo riutilizzo; - costruzione di acquedotti per portare acqua nelle zone più soggette alla siccità; - restrizioni nell'uso dell'acqua, specialmente per quanto riguarda l'irrigazione delle piante, il lavaggio delle automobili o l'uso delle piscine.

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