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Intervista a Debora Villa

Debora Villa, “Lilit” vuole essere il primo programma comico e satirico non “contro”…
“Esatto, è ‘a favore’… Come diceva Madre Teresa di Calcutta, noi non siamo contro la guerra, siamo a favore della pace. Quindi cercheremo dì portare pace, amore e fantasia in tutto il mondo”.

Citiamo un film: qual è il lato femminile della forza? 
“Il lato femminile della forza sono io Debora Villa, con acca e senz’acca. Il lato femminile della forza è la creazione e non la distruzione perché ci vuole molta più forza a costruire che a distruggere”.

Sarà questa la “cifra” del programma, quindi?
“Noi porteremo contenuti e idee anziché polemiche e critiche dove c’è qualcosa che non funziona. La nostra satira moderna sarà proporre modifiche ‘colorate e profumate’. La satira è fondamentale, è l’anima della vita, perché è l’anima che ci dice sempre dove andare e che cosa fare. Ma la satira fatta di polemica o critica è un espediente solo per far ridere e non modifica nulla. Noi cercheremo prima di tutto di modificare noi stessi e anche laddove crediamo di non ‘funzionare’ cercheremo di modificarci. Dopodiché, parlando di politica o dei palazzi della politica, magari porteremo dei fiori, del vinello e un pezzo di salame… Insomma, faremo delle azioni di ‘guerriglia’ pacifica”.

Ma non è difficile far ridere su argomenti “seri”?
“E’ proprio quello che fa ridere: il fatto di ‘giocare’ con una cosa che invece non deve essere toccata. Una cosa che fa già ridere finisce lì, se invece vai a prendere uno che vuole fare tutto il serioso e tu vai a scoprire anche un lato che non vuol tirar fuori, è tutta un’altra cosa. E Lilit vuole fare anche questo: non andare a colpire le persone per farle irrigidire e chiudere, ma essere ‘accogliente’, un luogo dove mondi completamente opposti potranno scoprire punti d’incontro”.

I compagni dì viaggio?
“Sono straordinari: abbiamo il ‘mattatore’ della trasmissione che è Antonio Cornacchione ed è veramente un caposaldo della comicità italiana; poi Daniele Bossari con una rubrica tecnologica all’avanguardia, ma così all’avanguardia che neanche gli alieni sanno cose che lui sa. E avremo Cristina Bugatty, una donna dì oggi con valori delle donne dì una volta ma, sottolineiamo, per scelta: lei adora essere accogliente, essere una brava padrona dì casa e ci insegnerà a esserlo e aiuterà me che invece sono un po’ grezza e tutt’altro che una brava padrona di casa.
E ancora, Rafael Didoni che sarà mio complice tra il pubblico (un pubblico itinerante che sarà un po’ come il coro greco) e Cecilia Vecchio, la nostra ‘creativa’ nel mondo.

Torniamo al titolo, Lilit, senza acca. Debora Villa ha l’acca o no, nella vita?
“Ce l’ho di  brutto l’acca. Devo proprio ridimensionarla e, grazie a questo progetto, forse ce la farò”.

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