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Pêcheurs De Perles (Les) (I pescatori di perle)

In onda Martedì 27 maggio 2014 all'1:35

Rosaria Bronzetti ci porta dietro le quinte del Teatro Regio di Parma per Les Pêcheurs De Perles (I pescatori di perle) di Georges Bizet.

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Artefice della messa in scena è il raffinato regista Fabio Sparvoli. Patrick Fournillier dirige l’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e il Coro del Teatro Regio di Parma. Il cast è composto da Nino Machaidze (Léila), Dmitry Korchak (Nadir), Vincenzo Taormina (Zurga), Luca Dall’Amico (Nourabad).

Sulle spiagge di un immaginario Oriente, all’ombra delle rovine di un’antica pagoda, si consuma una storia d’amore. Un capo tribù, un pescatore di perle e una giovane sacerdotessa, i tre protagonisti di un intreccio in cui l’amicizia tra i due uomini finisce per essere il nodo drammatico più importante. Un’opera dal gusto esotico, che ha il sapore di quell’Oriente su cui molto si fantasticava a metà Ottocento, ma che Bizet compone guardando all’Italia e alle sue melodie - «è più italiano di parecchi compositori italiani», dicevano. Un senso di disfacimento e di abbandono pervade la messa in scena di Fabio Sparvoli, simbolo dell’agonia di un secolo che da lì a poco la rivoluzione industriale avrebbe cancellato per fare spazio al Novecento.

Racconta infatti Sparvoli alle telecamere di “Prima della Prima”: “Quello dell’opera è un oriente immaginario, come lo era all’epoca di Bizet. Lui non era mai stato in oriente, ma era l’Ottocento francese a richiedere un’ambientazione esotica. Ho pensato ad un mondo che muore, in disfacimento: ogni atto ha un elemento, un segno di morte, dal tronco d’albero sulla spiaggia nel primo atto, alla testa di una divinità che emerge dalla sabbia, fino alle rovine di un tempio nell’ultimo atto.”

Aggiunge Fournillier: “I pescatori di perle non è un titolo conosciuto come la Carmen perché è un’opera giovanile di Bizet. Ma a mio parere è un capolavoro. È la storia d’amore fra Nadir e Leyla ma è soprattutto basata sul rapporto stretto fra due amici, Zurga e Nadir, che è stato fortissimo in gioventù.”

La regia televisiva di questa puntata è di Alessandra Di Marco.

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