Mentre a Trieste gode la Juventus, il Milan piange e l'Inter ride sotto i baffi per aver negato ai cugini il tricolore, che prende la via di Torino. Non è bastato un grande Ibra, autore di una doppietta: per Allegri le speranze finiscono qui mentre l'Inter può tentare l'ultimissimo assalto domenica all'Olimpico di Roma con la Lazio.
L'Inter rischia subito con Ibrahimovic, che spreca una grande occasione a due passi da Julio Cesar, poi si porta in vantaggio con Milito su assist di Samuel e inizia a comandare il match: il Milan, complici le notizie che arrivano da Trieste, è in bambola. E' decisivo Abbiati in due occasioni: nella prima, sul colpo di testa di Cambiasso, forse la palla ha oltrepassato la linea; subito dopo il portierone rossonero è decisivo su Sneijder, prima di infortunarsi e lasciare spazio ad Amelia.
Sull'altro fronte Julio Cesar decisivo su Ibra, poi si dispera per un fallo che non c'è su Boateng ma che per Rizzoli è da rigore. Dal dischetto Ibra lo batte e il Milan torna in parità. Partita nervosa, Rizzoli la perde di mano: mancano infatti sanzioni per Cambiasso e Samuel.
L'avvio di ripresa è ancora più pirotecnico: dopo pochi secondi il Milan completa la rimonta con un gran numero di Ibrahimovic, che fa fuori Maicon e Lucio e batte Julio Cesar con un magistrale colpo sotto. La reazione dell'Inter è in una giocata strepitosa di Sneijder: destro al volo da 50 metri, Amelia salva in qualche modo. Altre proteste dell'Inter, quando Muntari atterra Samuel in piena area; al 7' però Rizzoli concede il rigore per un contatto tra Abate e Milito. Dal dischetto il Principe non perdona: 2-2 per un derby bellissimo.
Il Milan si rifà vivo dalle parti di Julio Cesar con Robinho e Yepes: nulla di fatto. Meglio il Milan in questa fase, con Julio Cesar costretto alla deviazione in angolo sul sinistro di Abate; poi Sneijder impegna Amelia in due occasioni tra il 27' e il 29'. Al 34' cambia di nuovo la partita, mentre la Juve raddoppia: Nesta tocca col braccio un colpo di testa ravvicinato di Pazzini, giusto il penalty perché il difensore rossonero ha il braccio largo e ancora una volta Milito non sbaglia.
Una cavalcata di Zanetti fa impazzire San Siro, mai come la magia finale di Maicon che al 42' chiude i conti con un tiro alla… Maicon e fa piangere il Milan.