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S1 E5 Tip il surisin - I fruts sono miôr des frutis?
RAI FVG LA TV PAR FURLAN
- Pubblicato il07-12-2022
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TV - PROGRAMMI REGIONALI

Nello spazio della programmazione
di Rai
Mercoledi 25 giugno alle ore 21.15 ca
vanno in onda
“C'era un comico di nome Cecchelin”
di Alessio Bozzer
- seconda puntata -
e
“I confini della storia"
Festival èStoria 2025
“C’era un comico di nome Cecchelin”
Chi a Trieste non conosce Angelo Cecchelin? Roma aveva Petrolini, noi avevamo Cecchelin. È stato un comico popolarissimo, geniale e instancabile inventore di battute esilaranti, che entravano immediatamente a far parte del lessico comune. Cecchelin per anni significava teatri pieni. Mario Soldati l’ha definito «lo Chevalier triestino». Tullio Kezich “il nostro Lenny Bruce”.
Irredentista all’epoca dell’impero austroungarico, irriverente antifascista (e pagò più di una volta con multe e galera le sue prese di posizione) nel ventennio, non si tirò indietro dal prendere in giro i “rossi” e gli jugoslavi nei “40 giorni”. Caustico, cinico, popolare nel suo modo di sbeffeggiare sempre il potere, di qualsiasi fazione esso fosse.
Ma proprio questo suo continuo scontro con il potere costituito lo vide sempre inscritto nel libro nero di qualcuno. Le occasioni e le scuse per punirlo non si contavano. Non solo vilipendio, ma accuse di collaborazionismo, di spionaggio… Zone d’ombra, dove ancora nessuno ha tentato di fare luce.
Il comico, ritiratosi quasi in miseria a Torino, negli ultimi anni di vita avrà la possibilità di scrivere una breve autobiografia, pubblicata a puntate sulla Stampa di Torino.
La sua voce è sempre caustica, sempre irriverente, anche se ormai molto poco divertita e divertente. È un ultimo amaro sfogo di un comico che è stato geniale, forse in anticipo sui tempi, che ha usato la satira come arma verso il Potere e che si sente sconfitto.
Con Massimo Sangermano, e con Guido Cecchelin, Alessio Colautti, Marzia Postogna, Ariella Reggio, Paolo Rossi, Pierluigi Sabatti, Renato Sarti, Maurizio Zacchigna, Claudia Cernigoi, Giorgio Strehler, Orazio Bobbio, Tullio Kezich
2025, Nova Gorica e Gorizia, insieme e per la prima volta nella storia sono designate Capitale europea della cultura transfrontaliera. Portare al centro della scena la storia come motivo di dialogo e Gorizia come luogo d’incontro per sottolineare questo importante traguardo, il Festival internazionale èStoria dedica la sua ventunesima edizione alle città.
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