Il programma

Un programma di giornalismo d’inchiesta curato da Sigfrido Ranucci in linea con la tradizione della rete. Rec è realizzato con il contributo di giovani giornalisti che si cimentano in inchieste su temi originali e narrate con linguaggio cinematografico. La sfida di Rec è anche quella di sperimentare nuove strategie di comunicazione dei fatti utilizzando al massimo le potenzialità del web.


Tra gli argomenti delle due puntate, la sicurezza privata: tra appalti pubblici e commesse private, vale due miliardi l’anno, divisi tra 900 istituti di vigilanza. Chi vigila nelle città ha anche il controllo dei nostri dati, nomi, indirizzi, accessi negli ospedali, nei tribunali, negli aeroporti. Può monitorare i nostri movimenti dalle telecamere di sicurezza. Oppure trasporta i nostri soldi. Il Gruppo Basile, composto da oltre 10 società, detiene la quota di mercato più grande. I suoi uomini controllano gli aeroporti di Palermo, di Brindisi, di Trapani e di Genova; i porti di Messina e Palermo. Questa società ha l’esclusiva quasi totale del trasporto valori per Unicredit e per le principali banche italiane, ha appalti nei comuni di Palermo, Agrigento, Gela e Caltanissetta. Lavora in alcuni uffici di Confindustria Roma, Poste Italiane, Enac, Inps fino ad arrivare ad Expo. Ma quali sono le qualità che hanno consentito a questo gruppo di diventare leader nel nostro Paese?

Inoltre: ogni giorno i cittadini per evitare le multe pagano il ticket per il parcheggio inserendo le monetine nel parcometro. A fine anno nella casse dei comuni si contano decine di milioni di euro. Sparsi nelle città, di parcometri ce ne sono migliaia, ormai diventati pezzi di arredo urbano a cui nessuno fa più caso. Eppure sono macchine molto sofisticate che raccolgono un vero tesoro. Ma chi sono le società che li costruiscono? In quali mani finisce la loro manutenzione?

Rec metterà poi in luce un impero economico creato quasi dal nulla in dieci anni: 350 milioni di fatturato, più di 1000 dipendenti, 8 stabilimenti. Si tratta del secondo imprenditore italiano nel campo alimentare: Angelo Mastrolia. Molti dei prodotti che tutti i giorni compriamo al supermercato possono essere ricondotti alla sua azienda, da Buitoni a Polenghi passando per il latte Giglio fino ad arrivare alla Plasmon. Una scalata tra colpi di fortuna, aziende comprate a un euro e indubbia abilità. La carriera di Angelo Mastrolia comincia in un paesino in provincia di Salerno, ma oggi gestisce tutti i suoi affari da una palazzina di vetro nel centro finanziario di Lugano in Svizzera, vedremo quanto è trasparente.

Si vedrà anche come in Italia le donne che allattano esclusivamente al seno siano meno della metà. La situazione peggiora man mano che si scende verso Sud. È noto che non ci sono sostanze o alimenti in grado di sostituire il latte materno, eppure il mercato delle formule artificiali è fiorente. Per acquistarlo nel primo anno di vita di un bambino ogni famiglia può spendere in media fino a 1060 Euro. È sempre necessario utilizzarlo? E soprattutto la prescrizione dei pediatri avviene sempre seguendo le regole? I pediatri quando prescrivono una marca di latte artificiale fanno sempre l’interesse dei bambini o rispondono ad altre regole? Rec ha scoperto una serie di violazioni.

Le telecamere di Rec si sono rivolte inoltre alla scuola pubblica. Autismo, sindrome di down, deficit visivi e uditivi. Sono alcune delle patologie che affliggono migliaia di bambini a cui la scuola pubblica deve garantire un'educazione specifica che miri all'integrazione. Gli oltre centomila insegnanti di sostegno che se ne occupano in Italia devono compiere un percorso di formazione specifica per farlo. La normativa di accesso al titolo è cambiata più volte negli anni, e c’è chi è riuscito ad approfittarsi di una falla del sistema, sulla pelle dei bambini: chi deve controllare che coloro che siedono in cattedra abbiano davvero i titoli e i requisiti per farlo? Come facciamo ad essere certi che i nostri figli siano seguiti da persone realmente qualificate? Il ministero dell’Istruzione ha gli strumenti necessari per garantire che gli studenti bisognosi abbiano il giusto sostegno?

Infine: che giornali legge un italiano che vive all’estero? Oltre alle testate nazionali distribuite fuori confine, ci sono periodici scritti in lingua italiana. Ogni anno ricevono due milioni di contributi pubblici dalla presidenza del Consiglio, di questi una buona parte finanzia l’editoria nostrana in Svizzera. Ma che tipo di informazione viene diffusa per godere di contributi pubblici? Quanto conta la qualità dell’informazione per concorrere a ricevere soldi da ormai più di dieci anni? E soprattutto chi controlla?

L’appuntamento è in prima serata domenica 12 e 19 giugno, su Rai3. Intanto, l’invito è quello di seguire la pagina facebook.com/recrai3, aggiornata ogni giorno con clip e fotografie per iniziare a dibattere dei temi della trasmissione e vedere all’opera giornalisti e videomaker. Le anticipazioni sono anche pubblicate su www.rec.rai.it, dove dopo la messa in onda saranno anche disponibili tutte le inchieste.

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